04. luca – voglia di... fare!
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliagay
... scoperto il mio candido culetto voglioso.
"Mmmmmmm, che meraviglia!", commentò estasiato. Si abbassò e allargò le chiappe per meglio rimirare il mio buchetto. "Oddio, ma è favoloso!", esclamò. Uno sputo e cominciò a lavorarmelo. Dapprima con la lingua, poi infilando cautamente un dito. Cominciai ad ansimare e a mugolare. "Ohhh sì, che bello! Continua…".
"Certo che continuo! Ti devo preparare per bene…", rispose.
"Preparare per cosa???", chiesi stupidamente, non prendendo minimamente in considerazione che volesse farmi il culo con quel mostro di cazzo.
"Secondo te???", chiese retoricamente, tirandosi su un attimo e mostrandomi il suo randello, cominciando nello stesso momento a sbatterlo sulle mie chiappe.
"Oddio, ma mi distruggi!", esclamai quasi in preda al panico.
"Non preoccuparti bello… Sono 15 anni che scopo culi con quest'attrezzo e so come fare. Quasi tutti poi vogliono riprenderselo. Scommettiamo che poi mi pregherai di continuare a scoparti?", dichiarò orgoglioso.
"Se lo dici tu", risposi rassegnato. Riabbassai il capo e allargai le chiappe, invitandolo a continuare nel suo lavoro di preparazione. Lubrificò ancora un po', poi torno a usare le dita. Sorprendentemente con molta calma, senza alcuna fretta. Dapprima con un dito, poi con due, infine infilò pure il terzo dito. Il tutto durò 5 minuti abbondanti. E io devo ammettere che a parte un po' di fastidio all'ingresso del terzo dito, godetti solamente.
"Direi che ora sei pronto!". Aprì un ...
... cassetto del mobiletto sopra il quale c'era il registratore di cassa e prese un preservativo. Lo scartò e lo arrotolò su quella spada. Faceva paura, cominciai a sudare freddo.
"Stai tranquillo. Stai rilassato e vedrai che andrà tutto bene. Godrai immensamente!", mi rassicurò.
Mi accompagnò al centro della sala e mi fece stendere supino su uno dei tavoli, in modo da essere più comodi che stando in piedi. Avvicinò lentamente il suo cazzone al mio culo e io istintivamente mi allargai le chiappe.
"Bravo, così. Rilassati più che puoi, vedrai che non sentirai alcun dolore", disse sicuro, ma io sinceramente avevo parecchi dubbi.
Appoggiò la cappellona allo sfintere e prese a spingere delicatamente. Sentii la mia rosellina cedere, ma non avvertii alcun dolore. Piuttosto una sensazione strana e guardando in basso mi resi conto del motivo. Omar mi stava massaggiando il buchino. In questo modo stimolava sensazioni piacevoli che andavano a coprire il fastidio della penetrazione invasiva. Dopo qualche secondo mi resi conto che l'intero glande era dentro di me. E con una lentezza esasperante continuava ad entrare dentro di me. Era incredibile la differenza tra me e lui. Io avevo il fiato corto, non tanto per il dolore di quel bastone dentro di me, quanto per la sorpresa di non avvertirlo, il dolore; lui aveva un'espressione tranquillissima, non tradiva la benché minima impazienza di farmi completamente suo, di farmi sentire la sua presenza dentro di me, anche in maniera dolorosa, ...