1. L'idraulico arrapato


    Data: 03/11/2017, Categorie: Etero Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... Scuote la testa e mi fissa, con sguardo sensuale, e sospira. La situazione mi diverte e son curiosa di vederne gli sviluppi. Il lavoro da svolgere in questo momento non è la sua principale preoccupazione, si vede. Non resiste e sbotta: “Il verde le dona moltissimo. Quei sandaletti poi, sono proprio sexy. Credo che suo marito sia molto fortunato.” “Ma perché?” Faccio l’ingenua. “Come perché, lei è proprio super.” “Esagerato! Comunque ti lascio lavorare in pace. Te lo richiedo, posso offrirti qualcosa, che so, una bibita fresca?”Mi fa un cenno di diniego, e poi mi radiografa dalla testa ai piedi, spogliandomi con lo sguardo. ”Anzi, lei ce l’ha una cosa che potrebbe offrirmi e che mi renderebbe felice. Ma ho capito che non si conclude nulla, non c’è nulla da fare”. Sono lusingata per gli apprezzamenti, ma incerta sul da farsi.Considerando tutti gli elementi, è palese che ormai Thomas si è spinto molto avanti. Sta a me farlo avanzare o stopparlo. Non so decidermi fra un gusto per la trasgressione, e un sano buon senso, e chiuderla qui. Mi appresto a salire le scale, quando uno dei tacchi scivola e sto per cadere: “Oddio” penso “Stavolta mi rompo la la caviglia!”.Due braccia possenti mi sorreggono e mi salvano dalla possibile frattura. Una delle mani posizionata all’attaccatura del mio seno ne approfitta, per un apparentemente casuale, palpata esplorativa.“Tutto bene, bella signora?” “Grazie a te, si. Mi hai evitato una probabile frattura al piede”. "Faccia vedere, me ne intendo ...
    ... sa? Giocando a calcio tante volte..” Mi toglie la scarpa e il mio piede scompare dentro quella manona d’acciaio che, se solo volesse, potrebbe stritolarlo, ma sa essere delicatissima e calda. Accosta il mio piede al suo volto. Protesto: “Per favore no, ho i piedi sudati”. Ride. ”Il loro odore incrementa il loro fascino e me lo annusa aspirandone voluttuosamente l’acre effluvio, sostenendone le proprietà afrodisiache, e affermando che non saperlo apprezzare fa perdere molto. Non vuole che faccia le scale. “Tranquillo, è tutto ok”. “ No, la porto su io, è un piacere”Insiste, e mi solleva agevolmente fra le sue braccia muscolose, trasportandomi fino in camera. I nostri volti sono vicini. Comunque mi sembra giusto premiare Thomas per il guaio che mi ha evitato: chiudo gli occhi e dischiudo allusivamente le labbra: è un invito. Non aspetta altro. Mi bacia e con la lingua oltrepassa le mia labbra, l’arcata dentaria e cerca la mia lingua e duella con essa. E’ sul mio collo; il contatto con quelle labbra mi genera brividi. Anche se mi sta piacendo, ci ripenso, vorrei fermarmi, ma arrestare un treno in corsa, è un’impresa impossibile!Le sue mani si muovono velocemente e con perizia mi sfilano l’abito e rimango in lingerie. Cerco di resistere. “Dai, non è bello, sei più giovane di me, e poi sono sposata”. In tutta risposta: “Guarda che razza di figa sei, quanto ben di Dio!” Il reggipetto vola via e i miei bei seni, ora liberi, si muovono, ondeggiando morbidamente; sono preda delle sue ...