L'idraulico arrapato
Data: 03/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... porto alle labbra e lecco le mie dita. Thomas mi guarda con occhi che brillano. Mi alzo, lo prendo per mano e lui mi segue, non certo recalcitrante, in bagno.Finiamo insieme sotto la doccia. Thomas: ”Così verifichiamo se funziona bene l’impianto”. Sotto i getti caldi, le carezze, e i baci, ci riaccendiamo. Gioca voluttuosamente con le mie burrose tette, rese scivolose dall’acqua frammista a bagnoschiuma, si diverte a esplorare ogni anfratto del mio corpo. La sua verga si innalza nuovamente maestosa. “Sembra che funzioni egregiamente,” esclamo allegramente. Non ci facciamo sfuggire la ghiotta occasione. “Ce la fai a farne un’altra, o sei stanco?” Mi diverto a provocarlo. “Ehi gallinella, per chi mi prendi? Adesso ti sfondo.” Lo guardo maliziosa. C’è tempo per un’altra magnifica chiavata, stavolta in posizione eretta. Mi impalo su quel cazzo insaziabile: del resto, io pure lo sono. Un altro fantastico orgasmo! Stavolta non riesco a trattenere qualche gridolino, che lo eccita ulteriormente. A conclusione prendo in bocca il suo glande stillante sperma che degusto, deglutisco per la soddisfazione del mio toro. “Anche l’ingoio, mi vuoi far morire di gusto; sei stratosferica!”Sono proprio appagata. Se non altro il tempo perso per il lavoro, è stato ricompensato con gli interessi. Mentre ci risistemiamo in bagno, Thomas entrato ormai in confidenza e abbandonato definitivamente il lei, mi osserva compiaciuto: “Sei una gran bella figa, Alice, e ci sai veramente fare. Il sesso che ...
... abbiamo fatto oggi lo metto al primo posto nella mia personale classifica. Ribadisco che tuo marito è un uomo fortunato, potendoti avere sempre. Mi raccomando, se ci sono lavori da fare, chiamami, ma quando ci sei solo tu. Vengo anche i giorni festivi, se necessario, e ti farò un bel servizio.” “Certo che lo so che vieni e fai anche venire, fornendo delle belle prestazioni. Anche tu sei bravo, un bel torello da monta, e penso sarai il mio idraulico personale.”Finito il lavoro se ne va fischiettando felice e orgoglioso per la preda di cui si era impadronito, diversa dal cliché usuale delle sue conquiste, e di cui potrà vantarsi con gli amici al bar. Immagino: “ Che figa che mi è capitata fra le mani, ragazzi! Una splendida cinquantenne, morbida, calda, raffinata, che ci sa fare veramente, una roba veramente non comune”. Adesso vi racconto….”. Mi ha fatto anche un buon prezzo. “Forse ha detratto le mie prestazioni dal conto finale,” ironizzo fra me e me. Sistemo il letto, cambiando le lenzuola bagnate dei nostri umori, faccio scorrere l’aria nella stanza che ancora profuma di sesso. Ora che tutto è a posto mi rilasso soddisfatta. Proporrò a Max di andar fuori a mangiare una pizza; non ne ho voglia di preparare da mangiare. Dolcemente ripercorro in sequenza le fasi esaltanti di questo pomeriggio, seduta in poltrona con gli occhi chiusi.Più tardi, Max si scusa per avermi lasciato l’incombenza dell’idraulico, e per avermi creato disagi sul lavoro.“Beh, è stato un piccolo sacrificio ma ...