AFFARI DI FAMIGLIA
Data: 03/11/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: clary, Fonte: RaccontiMilu
... desiderio di farglieli vedere� Sentivo il suo sguardo sul mio corpo, come un desiderio represso eppure forte.��Una sera lasciai di proposito la porta della camera socchiusa, mi misi sopra le lenzuola, col la camicia tirata su, in modo che vedesse le cosce, tolsi le mutandine in modo che si vedessero i peli del mio pube. Era un gioco, un gioco perverso, ma affascinante.��Mi ero quasi addormentata quando sentii dischiudersi la porta. Mi sistemai meglio, allargando le cosce e piegandone una in modo che stessero larghe. Mi vide, lo sentii fermarsi per guardare. Il mio viso era in ombra e lui non poteva vedere se avessi gli occhi aperti.��Entrò in camera silenziosamente, nel buio e si fermò accanto al letto per guardare la mia figura distesa sul letto.Guardò a lungo, incantato. Poi vidi che tirava fuori dalle mutande il suo cazzo e si masturbava debolmente. Ero lusingata di averlo eccitato!! Non finì di masturbarsi, ma fu bello vedere nella quasi oscurità la sua mano muoversi sul cazzo per me.�Ascolto completamente presa dal suo racconto.Non so� dargli torto, il gioco che aveva fatto con suo figlio, era affascinante, perverso forse, ma molto bello.Mi accorgo che il racconto mi ha eccitata, sento le labbra della figa aperte e umide.�La sera dopo� � continua Carla � � ho ripetuto la stessa scena, ma lui stava guardando un film e così mi sono addormentata.��Più tardi mi ha svegliato il movimento del materasso. Si era disteso affianco a me.��Senza parlare mi sono girata, con un ...
... gesto naturale ci siamo abbracciati ed abbiamo cominciato a baciarci, senza dire una parola.��Lo baciavo sul viso, sul collo, poi volli baciarlo sulla bocca. Lui tremava mentre lo baciavo dolcemente mettendogli la mia lingua in bocca. Sentivo il suo cazzo duro sulla pancia. Avevo voglia, lo volevo, in quel momento ho dimenticato completamente che era mio figlio��Con la forza delle braccia lo tirai su di me, si mise tra le mie cosce, lo presi per i fianchi e lo diressi, il suo membro trovò la strada da solo. Fu un'emozione sentire il suo giovane cazzo che entrava lentamente, che mi allargava quasi con timidezza. Poi l'istinto lo fece muovere, ma lo faceva piano, per paura di farmi male.�"Più forte - gli dissi � spingi, fallo arrivare tutto dentro."�L'istinto lo guidò, fu bravissimo. Lo spingeva dentro lentamente e lo estraeva piano, in modo che lo sentivo in tutta la sua lunghezza. Mi fece venire in breve tempo ma non volevo che smettesse lo volevo ancora dentro.��Lo sentii spingere forte, tentava di arrivare fin dove gli era possibile nella fica e poi venne nell'emozione dell'orgasmo inondandomi di caldo seme l�interno della figa. Dopo mi coprì di baci:"Grazie mamma, è stato bellissimo. Voglio farlo sempre con te" mi diceva.�Da quella sera è successo altre volte, ma sempre con dolcezza ed in più la cosa ha consolidato il nostro rapporto, non siamo gelosi, lui ha le sue amichette, io a volte qualche uomo, ma quando abbiamo voglia di dimostrarci il nostro affetto lo facciamo senza ...