1. La Incredibile e Triste Storia Della Candida Michela


    Data: 03/11/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    Si avvicinava la stagione calda e Michela cercava un abitino per una festa che la sua amica Lulù stava organizzando per il suo compleanno a giugno. La festa si sarebbe tenuta di sera, nella casa di campagna della famiglia di Lulù, e occorreva un abito per non sfigurare. Aveva in mente qualcosa, ma poi, si sa, bisogna fare i conti con il portafogli. L’abito per Marco, il ragazzo di Michela, sarebbe stato più facile. Per gli uomini l’abito non è mai un problema. Quel pomeriggio Michela stava andando in un negozio in centro di proprietà di una amica di sua madre. Un grande negozio di moda, su due piani, uno per l’uomo e l’altro per la donna, dove Michela sperava di trovare le prime novità e, magari, avrebbe potuto dare una occhiata anche per Marco.L’amica di sua madre, che sapeva del suo arrivo, l’accolse con entusiasmo perché era la figlia della sua amica e perché Michela era una gran bella ragazza. Si, certo, Michela era un po’ timida e riservata, non sentiva il bisogno di valorizzare la sua bellezza, di mettere in risalto le sue qualità fisiche per non attirare mosconi e depravati. Ma, si sa, la bellezza, quando c’è, viene sempre a galla e Michela se non suscitava gli sguardi morbosi per strada, era sempre presente tra chi sapeva immaginare cosa ci fosse sotto le gonne lunghe e gli ampi maglioni.“Ho una festa a giugno, una serata e mi piacerebbe fare bella figura fra le mie amiche”“Ma certo, Michela cara, troveremo certamente qualcosa per te. Andiamo in magazzino perché ho ...
    ... delle cose davvero splendide appena arrivate e sto solo aspettando la prima bella giornata per metterle in vetrina, quando le belle ragazze come te usciranno a frotte per rifornirsi di bella roba. Hai il privilegio di scegliere per prima!”Michela seguì la signora nel retro del negozio, in un antro enorme che fungeva da magazzino. Il luogo era pieno di scaffali ed armadi, scatoloni e specchi. Qua e là c’era una poltrona e, al centro, un tappeto rosso lungo e stretto, che finiva contro uno specchio enorme ad altezza uomo. “Qui in magazzino, le ditte mi presentano i nuovi modelli da uomo e da donna. Tu hai le misure di una taglia classica. Con te non c’è bisogno di stringere qua ed allargare là. Sono certa che gli abiti come escono dalla scatola potresti indossarli ed uscire direttamente in strada. Prova questo vestito. È la tua taglia. Il camerino è dietro quello scatolone.”Michela andò in camerino e indossò il vestito e, quando venne fuori, la signora l’aiutò a sistemarlo e poi la invitò a sfilare sul tappeto rosso. “Sei stupenda e questo vestito in contrasto con la tua aria un po’ da teenager, ti dona una nota di aggressività. Prova quest’altro!” Michela cominciò a provarne uno dopo l’altro e per ognuno ripetè la sfilata, osservandosi con occhi critici nel grande specchio in fondo al tappeto.“Questo modello è perfetto per te. È da sera senza essere troppo impegnativo, si addice ai tuoi vent’anni. Addosso, però, hai mutandine e reggiseno che non sono adatti e si notano sotto il ...
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