IL CACCIATORE - Racconti Erotici

IL CACCIATORE

IL CACCIATOREUna sottile nebbiolina aleggiava nel bosco, nel silenzio della natura rotto soltanto dai passi peraltro piuttosto silenziosi del cacciatore.Stivali apposta, giubbetto apposta, fucile apposta, proiettiliapposta.Apposta per uccidere.Costosi. Il giubbino da trecentoventinove euro, i pantaloni da duecentoquindici euro e novantanove, il fucile da quattromilasettecento euro.Un istinto ancestrale guidava i suoi passi sicuri ma allo stesso tempo guardinghi.Non amava andare caccia con un cane che gli recuperasse le prede.Amava andarci da solo.Solo lui e la natura, solo lui e le proprie prede.Lo faceva sentire bene, lo faceva sentire a posto. Un predatore, perché l'uomo è sempre stato un predatore e lui stava soltanto riaffermando quella millenaria verità.Era fantastica la sensazione sinistra di togliere la vita, ma prima di seguire la preda, appostarsi, prendere la mira, trattenere il fiato, osservare la preda nel mirino, avvertire il proprio corpo fremente un istante prima di togliere la vita.E poi il colpo.Secco e pulito.Lui non regalava sofferenza, solo morte.Era solo un uomo.Nella vita reale, quella vera quella quotidiana era ugualmente un predatore...uno squalo come lo definivano i colleghi.A capo di una grande azienda decideva delle vite delle persone.Acquistava aziende per poi smembrarle, farle a pezzi dopo averle lasciate frollare per un po', licenziandone i dipendenti e rivendendole.Senza alcuno scrupolo.Aveva una bella mogliemolto bella.Lui la odiava e lei lo ...

... odiava.Ma lei non gliel'avrebbe mai detto: la teneva soggiogata coi soldi e lei aveva accettato quel compromesso.Lui la odiava al punto da farle male quando scopavano. Godeva nell'infliggerle dolore e nel vedere fino a che punto lei avrebbe sopportato quel gioco.L'eccitazione gli arrivava dal percepire il ribrezzo che lei provava per lui. Oh era un bell'uomo, sulla quarantina, molto ben tenuto, un fisico invidiabile modellato dalla palestra di lusso e dalla personal trainer che occasionalmente si scopava, capelli curati e viso volitivo, occhi color del ghiaccio notturno.Un bell'uomo, uno squalo spietato.Anche coi dipendenti amava fare sfoggio della propria boria e del proprio potere quasi illimitato.Proprio giovedì aveva licenziato la segretaria. Una bella ragazza dai lunghi capelli rossi e dallo sguardo onesto...anche piuttosto brava nel suo lavoro.L'aveva beccata ad utilizzare il computer dell'ufficio per chattare col fidanzato e quando le aveva fatto capire in modo per nulla velato che la cosa si sarebbe potuta sistemare in modo piacevole, soprattutto per lui, infilandole un'arrogante mano sotto alla gonnellina a pieghe e dandole una strizzata energica alle chiappe lei s'era ritratta...con quella faccia...quella faccia schifata che vedeva spesso sul volto della bella moglie. L'aveva licenziata in tronco.Ci sarebbero state altre segretarie sicuramente più disponibili.Il mondo era pieno di prede e lui era Il Cacciatore.Si prende la mira, si pregusta il brivido e si spara.Tutto ...