Io, tu e il giovane guardone
Data: 02/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: SexCulture
... austera e imponente la cima. Qui su quell'era verde, senza pensarci due volte ti feci sdraiare a terra e abbassandoti gli short cominciai a leccare la tua passerina depilata e nonostante la fatica e il sudore prodotto dall'arrampicata, profumatissima. Non ce la facevo più cacciai il mio cazzo dai pantaloni e senza pensarci due volte ti ruppi quel culetto sodo come la pietra, le tue urla si sentivano fino a valle per tutti quei dieci minuti circa , i quali ci misi per riempirti il culo di sborra.
Mi baciasti di nuovo ardentemente , ci vestimmo e proseguimmo. Ci accorgemmo pure di essere stati spiati dal pastore ventenne che appena finimmo di vestirci apparve dietro l'angolo borbottando e inventando scuse inerenti a farci intendere di non aver visto nulla. Ma a noi ci piaceva un sacco essere spiati. Così proseguimmo.
Percorsa la valle ci attendeva un ultimo tratto roccioso, dove occorreva tenersi alle rocce anche con le mani e finalmente la vetta: lì davanti, infatti, un panorama straordinario s’apriva davanti ai nostri occhi, grazie in special modo anche alla bella giornata si potevano ammirare tutte le meravigliose cime: dal Monte Bianco al Cervino, dal Monviso al Monte Rosa. Che vista magnifica, sennonché anche parecchia stanchezza e tanta fame ci attanagliava, cosicché dopo alcuni lunghi minuti contemplando il panorama sceglievamo un posticino riparato un po’ sotto la vetta, dove poter consumare il pasto prima di mangiare però ci sedemmo vicini. In quell’occasione il ...
... sole era alto, il clima caldo, ma con un’aria fresca e frizzante, mentre io mi sfilavo la maglietta stendendola al sole per asciugarsi, pure tu desideravi toglierti la canottiera bagnata, eppure avevi qualche dubbio e un’inequivocabile perplessità sul fatto che il pastore sembrava un depravato sessuale e che potesse arrivare anche qualcun'altro. Il reggiseno che indossavi era totalmente trasparente, così dopo una rapida esplorazione con lo sguardo verso il basso ti tranquillizzavi: non c’era nessuno nel raggio di chilometri ed il ragazzo aveva proseguito da solo, anzi voleva farci credere ciò , magari per assistere a una nostra nuova scopata! Ora potevi metterti in totale libertà. Ti togliesti la canottiera e subito dopo ti sfilavi anche il reggiseno, lo posavi su d’una roccia ad asciugare e ti sdraiavi morbidamente sull’erba, io rimanevo per un po’ rincretinito ad ammirare le forme perfette del tuo seno e i capezzoli gonfi dall’aria fresca. Ma poco dopo, ripresomi dalla sorta di sbalordimento in cui ero affondato, ti facevo notare che l’abbronzatura non sarebbe stata perfetta con quei pantaloncini indosso, invitandoli a toglierli e allo stesso tempo riempii la tua bocca del mio cazzone di nuovo duro. La tua bocca diventò ad un tratto una fighetta , il mio cazzo entrava ed usciva come se stessi scopandoti, tu cacciavi tanta di quella saliva che davvero in poco più i un quarto d'ora , venivo di nuovo riempendoti il viso ed i capelli della mia sborra. Che bel pompino mi facesti ...