1. Io, tu e il giovane guardone


    Data: 02/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: SexCulture

    ... speravo davvero che il pastore ventenne ci avesse visto, infatti dopo nemmeno 5 minuti si presentò di nuovo inventando questa volta la scusa di aver sbagliato strada. Capimmmo che il ragazzo voleva farci intendere che ci avesse visto; sperando forse di unirsi a noi e scoparti come ancora io non avevo fatto. Ma noi proseguimmo per fargli solamente salire la rabbia. Tu eri mia ...
    
    Dopo qualche incertezza,se ne andò di nuovo, chissà forse a nascondersi e fu così che ti sfilasti anche i pantaloncini rimanendo solamente con il ristretto tanga azzurro, in quanto il tanga che indossavi era molto semplice e delicato: con una leggera bordatura di pizzo, la parte che copriva il tuo sesso era trasparente e lasciava abbondantemente intravedere tutto. Io sostavo ancora per lunghi istanti a fissarti, adesso praticamente nuda mentre ti riscaldavi ai tiepidi raggi del sole, intanto t’accarezzavo con gli occhi immaginando il percorso che la mia lingua avrebbe desiderato fare sul tuo corpo partendo dall’orecchio destro, scendendo sul collo, andando al capezzolo sinistro, per poi digradare agevolmente sul ventre e andare a finire nel profondo solco tra le tue cosce. Mi sembrava persino di sentire cogliendo in ultimo in bocca il sapore asprigno però dolce della tua pelle salata e infine il gusto succoso dei tuoi liquidi interni. Chiaramente ti eri resa conto dei miei pensieri, giacché delineavi un sorriso con gli occhi socchiusi, per il fatto che per provocarmi maggiormente ti lasciavi ...
    ... andare a una risatina, dato che ti giravi su d’un fianco mettendo in mostra le tue natiche sode e modellate separate unicamente dal sottile filo azzurro del tanga.
    
    A questo punto la mia eccitazione era schizzata al massimo, perché ’aspettare oltre? infilai il cazzo nell’incavo tra le tue cosce. Le mie mani si dirigevano verso i tuoi capezzoli fermandosi però alla base del seno e cominciando a massaggiarlo dolcemente, ma energicamente. A questo punto tu ti giravi di scatto agguantando il mio cazzo tra le dita e cominciando a massaggiarlo con le mani, infine leccandolo con dovizia, poco dopo però la passione prendeva la supremazia in maniera totale, perché io ti rovesciavo sulla schiena, ti toglievo il tanga e spalancandoti le gambe t’infilavo il cazzo per tutta la sua lunghezza quasi con violenza, all’interno della tua fica peraltro bagnatissima. La passione era all’apice: mentre ti penetravo in profondità la mia lingua passava continuamente dalla tua bocca al collo e ai capezzoli, la tua viceversa passava sul mio petto, mentre le mani mi stringevano con forza la schiena lasciandomi quasi senza fiato, poiché entrambi non riuscivamo a evitare d’urlare tutto il nostro sommo piacere sentendo lontano l’eco delle nostre grida. Al piacere del sesso s’aggiungeva nondimeno la sensazione deliziosa dell’aria fresca sui nostri corpi nudi, insieme al sottile piacere del senso di libertà che ci veniva dal potere di compiere indisturbati un atto così bello in quel paradiso.
    
    A un certo ...
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