1. Al buio


    Data: 04/11/2019, Categorie: Etero Autore: riservatoeriservata

    ... senza esitazione, ma con la dovuta delicatezza. Quando la sua bocca succhiava i capezzoli di lei la sua mano scivolava sull'iteno delle sue cosce accarezzandole, poi le sue dita tornavano a scivolare sentro la vulva calda senza penetrala ed era la sua lingua a sfiorere il suo seno, aperta, capaca di assaporarne la consistenza, la delicatezza. La mano sinistra di lui continuava a tenerla appoggiata al muro e questo la faceva sentire un po' preda, la faceva sentire usata ma non violentata. C'era in quell'uomo oltre alla bellezza estetica la capacità di mediare divinamente tra quei due mondi: istinto e dolcezza, animalità ed eleganza, salato e dolce. Qesta consapevolezza era probabilmente la migliore delle sensazini che le serviva per lasciarsi vermante andare e lentamente si rendeva conto come inseroabilmente questo stesse succedendo.
    
    i movimenti di lui andavano di pari passo con il piacere ch elentamente si impadroniva dei due, le sue dita si erano fatte un poi piu rivide ne movimenti, la sua bocca più affamata, il suo respirro piu corto. sentiva quel corpo bagnarsi, quel cervello scoigiersi sotto i suoi gesti e nulla gli procurava più piacere di sentire il piacere che sapeva procurare. La premessa era svolta, la chimica funzionava, il passaggio ad un momento di puro piacere sarebbe stato fluido ma ineluttabile e infatti venne.
    
    La bocca di lui iniziò a spostarsi dal seno al ventre e dal ventre al pube per poi risalire al seno lasciando la pelle di lei lucida di saliva.. ...
    ... poi lui si accovacciò di fronte a lei dopo averle appoggiato le spalle dritte appiccicate al muro e appoggiò le sua mani sulle cosce di lei. I palmi aperti ed i pollici che si posarono sul suo inguine le procurarono un brivido, abbassò lo sguardo e lo vide.. stava guardando con occhi intrisi di libidine il frutto di lei: maturo, pronto, sugoso.. la giardava come si può guardare una pietanza di cui si è golosi prima di assaporarla.. e cosi fu
    
    I pollici di lui strinsero leggermente le cosce in quel punto prieciso e la sua vulva si schiuse lasciando scoperto un meraviglioso solco rosa nocciola all'interno del quale le piccole labbra turgide erano lucide di umori..
    
    Vedendo la bocca di lui che si sciudeva e la sua lingua che si apprestava a berla le gambe di lei cedettero un pochino e, aiutata nel movimento dlle mani di lui che la tiravano dolcemente in basso, divaricò di più i piedi e scivolò con la schiena sul muro dove a questo punto era appoggiata saldamente. Lui arrivò.. sentì la sua lingua calda scivolare da sotto, ancora prima delle grandi labbra, da quel sottile lembo di pelle che la divideva dal suo ano e appoggiarsi; la senti risalire ed assaporare ed assaporare il suo succo.
    
    Lui ripetè quel movimento decine e decinedi volte, con lentezza ma voracità.. ad ogni passaggio i pollici di lui stringevano di piu le cosce aprendo e strirando sempre piu il sesso di lei ormai rigonfio e la sua lingua ad ogni passaggio saliva sempre piu fino a sfiorare il clitoride di lei ...
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