1. La nascita di marta


    Data: 04/11/2019, Categorie: Trans Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... beige, una canottiera rubata nel cassetto di mia moglie, i miei sandali bianchi e sono salita in macchina in garage. Sono partita da casa già donna. Ho raggiunto il luogo prescelto. Si tratta di un piazzale ben illuminato al termine di una strada dove ci sono solo alcune case. Il piazzale era deserto. Ho aspettato un po’ e poi sono scesa dalla macchina. Ero finalmente Marta. Vestita da donna ho passeggiato per tutto il piazzale. E’ stata la prima volta che riuscivo a vedermi donna. All’aperto. A camminare per grandi spazi con le mie scarpe con tacco a spillo. A vedere i miei piedi velati nelle autoreggenti.
    
    Ho raggiunto una panchina, a circa duecento metri da dove avevo lasciato la macchina. Ho tolto la minigonna. Dalla borsetta che mi ero portata appresso (anch’essa sottratta dall’armadio di mia moglie) ho tirato fuori tutto il necessario: lubrificante, profilattico e una zucchina bella grande. Ho sfilato il perizoma, ho infilato il profilattico sulla zucchina, ho versato un po’ di lubrificante sulla punta della zucchina ed un altro po’ sul mio buchino e ho cominciato a penetrarmi. Come tutte le volte ho inizialmente provato dolore. Ma poi, abituatami alla dilatazione, ho cominciato a provare piacere. Sono riuscita ad inserire almeno venti centimetri di vegetale dentro di me, dilatando il mio ano più che potevo. Era tutta dentro. La sentivo meravigliosamente bene. Mi piaceva. Mi sentivo piena. Il mio uccello, che durante la penetrazione, come solitamente mi succede, si ...
    ... era leggermente ammosciato, era tornato rigido e dritto. E pulsava.
    
    Ho sfilato la canottiera ed il reggiseno e così vestita (sandali e autoreggenti) e con la zucchina ben piantata nel sedere me ne sono andata in giro per il piazzale. Speravo di essere vista da qualcuno. Ma non credo che qualcuno mi abbia vista. Ho passeggiato per un po’, sculettando e stando attenta a non farmi uscire la zucchina. E, immaginando di essere una vera donna, posseduta non da una zucchina ma da un uomo vero, mi sono masturbata. Godendo come mai mi era successo in precedenza.
    
    Ormai Marta era in me ed io mi sentivo veramente Marta.
    
    Quindi ho osato ancora di più.
    
    Approfittando di una gita al mare di mia moglie e di mio figlio e dopo aver fatto un ordine in internet, su un sito specializzato in materiale per trav, mi sono preparata in casa.
    
    Mi sono completamente depilata (tanto ormai è di moda), ho messo lo smalto rosa sulle unghie dei piedi, ho infilato un paio di autoreggenti nere a rete, il solito perizoma contenitivo, un reggiseno con spalline trasparenti, due seni finti, un vestitino con bretelline sottili che arrivava abbondantemente sopra il ginocchio (lasciando intravedere il bordo di pizzo delle autoreggenti), un trucco abbondante (fondotinta, ombretto, matita sul bordo degli occhi, rossetto, matita a disegnare il bordo delle labbra e mascara per allungare le ciglia), unghie finte rosso fuoco sulle dita delle mani, orecchini a clip, una parrucca lunga e nera e, per finire, un ...
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