1. Un urlo di liberazione (parte i )


    Data: 05/11/2019, Categorie: Etero Autore: SoffioDiMistral, Fonte: Annunci69

    Sento la suoneria del cellulare che richiama la mia attenzione da qualche posto dentro la borsa. Apro la cerniera, lo cerco, dove cavolo l’avrò messo… ah, eccolo, vedo il mittente: è Lisa, mia sorella. Rispondo.
    
    -Ciao sorellina!- sento la sua voce fin troppo squillante e allontano per un attimo il cellulare dall’orecchio.
    
    Quando Lisa esordisce chiamandomi così è perché deve chiedermi un favore e istintivamente mi metto sulla difensiva.
    
    -Che è successo? Cosa devi domandarmi stavolta?
    
    -Uffa, ma come sei prevenuta!
    
    -Non sono prevenuta, è solo che ti conosco. Allora?
    
    -Beh, in effetti avrei un favore da chiederti…
    
    -Questo l’avevo già intuito. E sarebbe?
    
    -Senti, ho proprio bisogno di te per una questione urgente, e non so a chi altro rivolgermi. Hai presente l’appartamento che ho affittato a quel tizio che lavora per l’aeronautica? E’ qui per pochi mesi e ha richiesto le pulizie settimanali dell’appartamento. La ragazza che avevo trovato ha avuto un incidente e devo trovare subito una persona fidata che la sostituisca. Lui ci tiene molto alla sua privacy e non posso mandare chiunque.
    
    -Guarda, in questo momento non mi viene in mente nessuno, ma ci penserò, ok?
    
    -Ehm, no, veramente volevo chiederlo a te…
    
    -Stai scherzando, vero? E il tempo dove lo trovo secondo te?
    
    -Ma sarebbero solo un paio d’ore alla settimana, e poi lui è anche un bel tipo, lo sai? Potrebbe piacerti…
    
    Pronunciò quest’ultima frase con quel fare sornione che le conoscevo, ...
    ... quello che adottava quando tentava, inutilmente, di convincermi a conoscere qualcuno dei suoi amici single. Mia sorella aveva a cuore il mio equilibrio psico-emotivo, così diceva. E il suo modo per aiutarmi a recuperarlo era di trovarmi un uomo.
    
    -Ancora ci provi? Lo sai che non sono molto socievole in questo periodo. Forse è meglio che cerchi qualcun altro per l’appartamento.
    
    -No, no, guarda che scherzavo, e comunque tu non lo vedresti mai, a casa c’è molto raramente.
    
    Ti prego, mi serve subito, sarà solo per un mesetto…
    
    -Un mese, eh? Guarda, non so perché non riesco a discutere con te. Ci vado, basta che non debba incontrare nessuno.
    
    -Te lo prometto, sorellina. Grazie, ti voglio bene. Bacio!
    
    Sono davanti alla porta dell’appartamento, prendo le chiavi che mi ha consegnato mia sorella e ancora mi chiedo perché non riesca mai a dirle di no. Apro la porta ed entro. L’appartamento è piccolo, arredato in stile moderno e minimalista, impiegando colori neutri. Si entra direttamente nella zona giorno, c’è un divano bianco (tra me e me penso che a casa mia con i bambini non durerebbe un’ora così immacolato), tappeto nero e bianco, tavolino di acciaio e cristallo, il mobile TV. L’angolo cucina non si vede dall’entrata, e meno male, il lavandino è pieno di stoviglie e pentole sporche, sicuramente accumulati da qualche giorno. Ok, direi che posso cominciare da qui.
    
    Mi metto a lavare le stoviglie. Ci sono due flutes sul bordo del lavandino, che contengono ancora un po’ di ...
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