Un urlo di liberazione (parte i )
Data: 05/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: SoffioDiMistral
... il suo abbigliamento non è certo ricercato. Dei semplici jeans indossati con una camicia grigio chiaro, e sopra una giacca nera. Certo che ha un bel fisico, anche qui mi sorprendo di quanto i miei pensieri siano veloci, ed arrivano prima che la mia censura interna riesca a fermarli. Fisico atletico, anche troppo, non è il mio tipo, concludo.
-Sono qui per questo- riesco finalmente a rispondere.
James sorride tentennando, poi mi saluta:
-Buon proseguimento Laura, ti lascio lavorare in pace. Buona giornata.
-Grazie, anche a te.
Riprendo il lavoro ma il profumo di James sembra non volersene andare dalle mie narici, lo sento ancora, delicato ma persistente.
Dopo aver finito con i piatti vado in bagno. Anche qui nessuna traccia di ospiti femminili.
Prendo le lenzuola pulite e salgo i gradini che portano al letto. Vicino al cuscino dalla parte del muro c’è una bottiglia di vino quasi vuota con due bicchieri. Ah, ecco dove ha lasciato le prove del misfatto stavolta. Sorrido, non so perché ma mi stuzzica essere una sorta di complice/testimone di quanto avviene in quella casa, di quanto avviene su quel letto.
Sei sicura che ti piace solo esserne testimone?, mi dico. Non vorresti esserne anche attrice? Ecco, adesso parlo da sola. Sono al capolinea. E’ meglio che finisca in fretta e me ne vada il prima possibile. Ma non mi muovo. Mi sento stranamente leggera, come se quel vino lo avessi bevuto io. Mi sdraio sul letto e guardo il cielo dall’abbaino. Comincio a ...
... non essere più solo curiosa di quello che succede su quel letto. Non so cosa mi stia prendendo, ma come una settimana fa ci sono immagini che cercano di farsi strada nella mia mente. Sono molto più chiare adesso, ora che l’inquilino ha un volto, e un nome. Perché no, mi dico, anche se fantastico un po’ che male c’è? Tanto non fa nessuna differenza. Prendo un cuscino per mettermelo sotto la testa. Sento subito quello stesso profumo che mi aveva così tanto inebriato poco prima. Chiudo gli occhi, ed è come se tutti i pensieri che affollavano la mia mente fino a qualche istante fa venissero assorbiti da quel profumo che ora mi porta altri pensieri… Lentamente, quasi come se avessero vita propria, le mie mani iniziano a muoversi sul mio corpo, ma piano piano nella mia mente diventano le sue mani che mi accarezzano, dolcemente, quasi solo sfiorando la mia pelle, in quel modo che mi fa venire i brividi. E il mio respiro si fa più intenso mentre quelle mani continuano a percorrere il mio corpo… una mano accarezza le braccia, le spalle, e poi su verso il collo, a sfiorare le orecchie e i capelli, passano sopra gli occhi chiusi, e quando arrivano sulla bocca le labbra si schiudono, prendono in bocca le dita e le succhiano, ad una ad una, come se fossero appena state tuffate nella marmellata. Ma l’altra mano è più ardita, si insinua sotto la maglietta e arriva sul seno, lo accarezza, lo stringe, comincia a strizzare un capezzolo, facendomi quasi gemere, ma subito lo lascia per scivolare ...