1. I colleghi


    Data: 04/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Elisic, Fonte: Annunci69

    ... lei gli disse di lasciarle sul tavolo e gli disse di accomodarsi in salotto.
    
    Chiamo Anna per farsi dare una mano. Appena arrivata le chiese sottovoce: “ma dove li hai trovati?” “Veramente sono colleghi?” E Anna: “Ti ho sorpresa eh? E sono anche simpatici”.
    
    Tornarono in salotto con quattro bicchieri e una delle bottiglie, “Simona è una splendida padrona di casa e una bravissima cuoca” disse Anna, il moro guardandola con occhi di fuoco disse: “e non solo…”
    
    Simona arrossì leggermente ma l’aperitivo l’aveva resa più rilassata e incassò il complimento con un sorriso.
    
    Brindarono alla serata. L’alcol scorreva veloce tanto che aprirono la seconda bottiglia, e non avevano ancora cominciato a cenare. Poi Simona si scusò dicendo che doveva finire di preparare, Anna restò a intrattenere gli ospiti, tornata con il primo piatto e scusandosi per la cena semplice trovò i tre che scherzavano e ridevano. I ragazzi erano simpatici e la cena trascorse piacevolmente, grazie anche al vino che scorreva a fiumi, non solo avevano finito le bottiglie portate dai ragazzi ma ne avevano stappate altre due. Simona reggeva bene l’alcol ma si sentiva leggera e rilassata ed anche un po’ eccitata. Durante tutta la cena Marco non aveva smesso di penetrarla col suo sguardo intenso, la guardava prima negli occhi e poi spudoratamente le fissava il seno. In condizioni normali lei avrebbe arcuato un po’ le spalle per nascondere il seno prorompente ma non quella sera. Ogni volta che Marco abbassava lo ...
    ... sguardo verso il suo seno lei raddrizzava le spalle mettendo in mostra il suo florido decolté. Il giochino le stava piacendo così tanto che l’eccitazione le aveva fatto inturgidire i capezzoli che facevano bella mostra di sé attraverso il sottile tessuto del vestito. Alla fine della cena disse a tutti di accomodarsi in salotto mentre lei rassettava un po’, Anna disse che non ce la faceva ad aiutarla ed anzi avrebbe avuto bisogno d’aiuto per raggiungere il divano. Carlo le cinse la vita e la portò sul divano, lei si incollava a lui in maniera non proprio casta, Simona con un sorrisetto si diresse in cucina. Mentre metteva a posto i piatti nella lavastoviglie arrivò Marco con un carico di roba e dopo un fischio di apprezzamento per la visione di lei piegata in avanti chiese: “Dove la metto questa?” Lei gli indicò il lavello ma mentre si dirigeva verso il lavello, lei non sapeva dire se l’avesse fatto apposta, le strofinò sul sedere il pacco gonfio.
    
    La cosa la turbò, non perché lo trovasse inopportuno ma perché le aveva provocato dei brividi. Era ancora piegata a sistemare quando lui tornando indietro si appoggiò nuovamente dietro di lei e la tirò su, lei si appoggiò morbidamente su di lui mentre lui l’abbracciava e la accarezzava il seno, sussurrandole in un orecchio: “Sei splendida” poi la strinse da dietro tra le sue forti braccia e la sollevò: “Adesso basta lavorare, vieni in salotto anche tu”.
    
    Lei si dimenò ribellandosi scherzosamente ma si rese conto che sentire quelle ...