1. La mogliettina e l'avvocato


    Data: 04/11/2017, Categorie: Etero Autore: fiz, Fonte: RaccontiMilu

    ... all'ascensore: sentivo i suoi occhi puntati sul mio culo, e questo mi provocava un mix inaspettato di emozioni: fastidio, paura e, dovevo ammetterlo, un po' di eccitazione. in ascensore le cose erano ancora peggio, l'ambiente era piccolino ed eravamo a meno di un metro uno dall'altra, e lui continuava a fissarmi con quel sorrisino che ostentava una sicurezza poco rassicurante, ovviamente il mio vestito scollato non aiutava e lui non fingeva nemmeno di non fissare le mie tette che sembravano offrirsi a lui, una terza abbondante è sempre una terza abbondante...ero imbarazzatissima, e credo che lui se ne fosse accorto, e probabilmente ci marciava, continuando ad avere un ghigno sarcastico, come se credesse di aver vita semplice con me, ma non l'avrebbe avuta, anzi, non ci sarebbe riuscito: tra le sicurezze che mi contraddistinguono c'è di certo la fedeltà, non avevo mai tradito mio marito, e non perchè le occasioni mi mancassero, anzi... Entrando il cameriere salutò l'avvocato cordialmente, mi guarda e gli fa un sorrisino, come a dire "un'altra diversa anche stasera eh avvocato?" e ci accompagnagnò al tavolo, il suo solito gli aveva detto l'avvocato, in fondo alla sala, in un angolo, nascosto dalla maggior parte della sala...chissà quante donne diverse aveva portato in quel ristorante...e chissà quante poi se ne era scopate...a quel pensiero, cioè l'essere scelta tra le donne a cui vale la pena pagare una cena per poi recuperare con una bella scopata, le mie mutandine si ...
    ... bagnarono un pochino; mio marito mi aveva sempre trattata bene, il suo amore, non mi ero mai sentita usata per il sesso, un oggetto di desiderio; quella sera, per la prima volta avevo pensato a come potesse essere...e il calore all'altezza della mia vagina, mi aveva fatto capire che lei aveva già deciso che quelle attenzioni le facevano piacere, nonostante il cervello volesse negare fino allo sfinimento, creando una barriera di finta sicurezza. La prima scelta di emancipazione dal suo carisma fu quella di scegliere un'insalatina, adducendo la scusa che la sera difficilmente mangiavo, ma lui non volle sentire scuse, ordinando per me filetto e patate al forno e io li, interdetta di fronte a lui e al cameriere sorridente, ferma e silenziosa nella mia immobilità...la prima barriera che avevo posto tra la sua voglia di scoparmi e la mia voglia di resistergli l'aveva abbattuta in due secondi e senza fatica. Anche lui aveva ordinato lo stesso piatto, e tutto innaffiato da un buon chianti; mi piace il vino, ma non lo tengo, e forse lui lo sperava, magari per pensare che le mie difese si sarebbero abbattute ulteriormente... intanto gli avevo spiegato la situazione, e lui non era per niente preoccupato, gestendo ogni anno decine di cause per dispute condominiali, mi aveva rassicurata; anzi, nella maggior parte dei casi simili, si risolvono senza portare avanti la causa quando le parti in causa vedevano una notifica ufficiale da parte di uno studio legale. Questo, unito ad una sorsata di ...
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