1. Laura e il mio cavallo di Ferro.


    Data: 11/11/2019, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Giardel, Fonte: RaccontiMilu

    ... proseguì:�Ah, ok, eheh per un momento ho temuto che ci avessi ripensato...��Sai... alla fine ti vedo tutte le mattine e sembra di conoscerti..avrai letto anche tu tante storie sui viaggiatori, i pendolari alla fine sono una grande famiglia�.Terminò la frase e arrossì.Lo stridiio dei freni del treno ci salvò. Iniziarono a migrare tutti verso l'uscita.Io la guardai ancora per qualche istante e poi risposi: �Hai ragione siamo tutti una grande famiglia, prendiamo 'sta moto�.Uscimmo dalla stazione, slegai la bici rossa e ci incamminammo.Fino a qui mi parve impossibile che stesse succedendo, che stesso succedendo a me e soprattutto con la ragazza che ammiravo a volte anche senza tanta discrezione, tutte le mattine da almeno un anno.Ma per mia piacevole sorpresa, non era finita.Arrivammo al box, tirai fuori la moto e una volta pronti a partire accesi il motore.In quel momento qualcosa cambiò. Come la benzina quando incontra l'ossigeno ed esplode, arrivò la sua risposta accesa alla mia domanda: �sei mai stata in moto?�.�Zitto e guida�.Per l'ennesima volta stupito mi iniziai a preoccupare e dopo tante notizie di cronaca e tanti preoccupanti film horror e thriller alla spalle mi immagino che la dolce ragazza che vedevo ogni mattina, si fosse in realtà trasformata in una assassina o chissà cos'altro.Ormai però, era tardi per tirarsi indietro e decisi di correre il rischio, se non altro per sentire il suo corpo splendido addosso al mio, come solo in moto può accadere.Uscimmo dalla ...
    ... rampa dei box e iniziai a percorrere le strade con una calma olimpica, tanto da far spegnere la moto.Nonostante il rumore del mio bicilindrico e del vento la sentii distintamente dire: �Quanto cazzo c'hai messo?�.Sapendo che il borbottare dei cavalli avrebbe coperto la sua voce ma non interamente, mi inizia a rivelare la sua versione della cosa:�Finalmente posso parlare un po' con te, quanto sei sciocco. Credevi davvero che non mi fossi mai accorta di quante volte e quanto tempo mi hai guardato?Ma come al solito le donne devono fare il primo passo con voi impacciati eh??�.�Striglia un po' 'sta moto cazzo�.�Questa non te la faccio passare mia cara� pensai. E per farle capire che avevo sentito benissimo ciò che mi diceva e che stavo volontariamente candendo nel suo gioco del �tanto lui non sente�, girai la monopola del gas approfittando di un lungo vialone, spinsi in alto il limitatore e le feci assaporare il vento, l'asfalto e l'adrenalina.Mi strinse ancor più forte in quella posizione arroccata sopra gli scarichi e le scappò un urletto da puledra, seguito da un: �Allora mi sentivi, eh?!�.Semaforo, l'occasione per rispondere: �certo cara�.La sconosciuta era diventata una conosciuta, una conoscenza di anni, improvvisamente. Il LA lo aveva dato lei stessa e io stetti al suo gioco, per capire fino a dove si sarebbe spinta.�Che ne dici di un caffè?�. Proposi.�Certo caro� mi canzonò.Verde.Sparai una marcia dietro l'altra e arrivai al primo bar, prima bettola, primo qualsiasi posto del ...