1. Diario di una escort (parte 2)


    Data: 13/11/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721, Fonte: Annunci69

    ... riacquistare il controllo e assumo la voce più ferma e disinvolta che riesco. –Sì sono io… chi parla?- -ciao sono Francesco… un nostro comune amico mi ha dato il tuo numero e mi ha parlato benissimo di te… Dice che sei fantastica…- anche lui è abbastanza esitante nel parlare. Cerco di assumere il controllo e comportarmi da professionista –E tu vorresti verificare, non è vero tesoro?- -sì mi piacerebbe molto conoscerti…- -la mia tariffa la conosci, non è vero?- -sì certo… il nostro amico mi ha detto 120 euro per il servizio completo…- -perfetto, sai già tutto allora…dove ci incontriamo?- -beh pensavo a casa mia… sta sera se per te va bene…- -non vedo l’ora…-. Francesco finisce di darmi le informazioni per raggiungere casa sua e poi chiudo la telefonata. Rimango lì ferma immobile qualche istante a chiedermi che cazzo mi passa per la testa ma l’eccitazione spazza via tutto e i miei pensieri si focalizzano su cosa mettermi questa sera per lui. Mi rimetto a camminare in fretta verso casa ma prima faccio un salto in farmacia e compro una scatola di preservativi. Non si sa mai. Mentre pago il ragazzo dietro al bancone mi guarda con un sorrisetto e io gli sorrido di rimando. Dio sono bagnata come una puttana… Torno in fretta a casa e cerco di fare i compiti ma non riesco a smettere di pensare a stasera e guardo ogni minuto l’orologio. Alle sei rinuncio definitivamente a studiare e vado a farmi una doccia. Con un asciugamano addosso che copre a malapena il corpo, apro il guardaroba e ...
    ... comincio a scegliere la biancheria. Opto per un reggiseno e un perizoma coordinato bianco di pizzo. Mi viene un’idea che avevo visto in un video porno qualche tempo fa e sorrido tra me e me. Ma sì perché no… prendo un paio di calze bianche ricamate a onde, un gonnellino scozzese verde scuro e blu, che mi arrivava a malapena a metà coscia, e una camicetta bianca attillata. Alla fine presi un paio di stivaletti neri tacco 8. Mi piastrai i capelli in modo da renderli liscissimi e poi li lego dietro con la coda di cavallo che mi ricadeva sulla spalla lungo il corpo. Mi guardo allo specchio e sorrido un attimo col cuore che batteva. Sono proprio io quella. Una studentessa santarellina che sotto sotto è una troietta. Dio che zoccoletta che sono… Prendo la pochette e scendo in salotto. Papà non è ancora tornato e mamma è di là che cucina. Mio fratello è lì seduto al tavolo che studia. Alza lo sguardo un secondo e lo vedo spalancare gli occhi mentre mi squadrava da capo a piedi. Mi sta mangiando con gli occhi. Io faccio un sorrisetto e lui arrossendo abbassa lo sguardo sul libro. Vado in cucina e dico a mia madre che sto uscendo. Lei mi risponde con un meccanico –sì va bene- senza neanche alzare il naso dai fornelli e io vado verso la porta d’ingresso. Non prima di notare mio fratello che velocemente entra in bagno. Non è possibile ho fatto eccitare mio fratello… Esco di casa in fretta prima che mi sorga qualche strana idea. Avvio la mia piccola Smart e parto. Dopo una mezz’ora buona ...