Pronti e complici.
Data: 15/11/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Roberto e Rosanna
... più facendo loro intendere che avevo gradito. In cabina raccontai tutto a Roberto. si eccitò come un toro; ne seguì una scopata fantastica durante la quale immaginai il cazzo di quel tizio palesandomi lussuriosamente. Rientrati riprendemmo il nostro ritmo di vita rimanendo fino a metà ottobre nel nostro villino al mare. Non eravamo più come prima; me ne rendevo conto io stessa su di me: mi sentivo disponibile e ben disposta a certe situazioni. Mio marito contento di questo nuovo rapporto di complicità. Era come se fossimo una doppia coppia: la prima quella di marito e moglie e la seconda quella di due cugini confidenti e senza segreti. La svolta definitiva avvenne quando una sera, forse ormai di quasi 2 mesi fa, seguendo il TG2 della sera, mentre cenevamo, seguimmo con attenzione un servizio sugli immigrati i quali, non ricordo dove,, vivevano prostituendosi per 25-30 euro. Da alcune interviste le clienti erano ragazze e signore della buona società. "Brutte troie! Ma quanto siete troie? Pur di farvi trombare da un cazzo nero fareste la qualsiasi cosa" sbottò. "Ma chi? Che ne sai tu di quelle là perché lo fanno". Fu solo l'inizio di una lunga discussione e scambi di opinioni. A tratti a ridere, a tratti seri e a tratti in tono ironico come se ognuno volesse scoprire le intenzioni dell'altra. Per me, Roberto, le intenzioni erano chiare. Più parlavamo e più mi sfidava a modo suo, più si faceva strada nella mia mente l'idea di vederla scopare con un altro. Allora le chiesi se ...
... immaginava perché quelle signore pagavano per scopare con un negro. "Perché, come dici tu, saranno delle troie o perché, magari, non sono soddisfatte dal marito" rispose in tono ironico. "Oppure per piacere di farsi un negro. Tu l'hai mai visto un cazzo nero? Lo vuoi vedere?" "Dove lo devevo vedere? No! Che fa, caso mai me lo porti qua?" rispose col suo sorrisino di sfida. Anche per me, Rosanna, le intenzioni erano chiare e cercavo di portare il discorso per le lunghe. "E poi perché con un negro? Rischi, malattie...." dissi. Si sbilanciò. Disse quello che volevo sentirmi dire: "Si può fare anche con un altro"- Decidemmo insieme di si a letto. La decisione era presa, ma nacque un altro problema: come? Con chi? Per la verità mi prospettò più di una soluzione. Eravamo d'accordo che non l'avremmo mai fatto con un conoscente, per ovvi motivi. Con uno sconosciuto, come? Per me, Roberto, per come ero preso e per timore che tutto potesse svanire, l'avrei fatta scopare da qualche camionista in un'area di servizio o da un paio di guardoni in un car sex o da un ragazzoto negro nel nostro villino al mare. per me era la soluzione più semplice e quella che mi intrigava di più. fra l'altro avevo gia individuato il ragazzoto negro. Rimasi stupito quando mi chiese come fossero i club privè. mi sembrava affascinata dall'idea. Non avevo esperienze in merito ma avevo letto qualcosa. Non sapevo dove trovarne uno ma decisi di darmi da fare. Naturalmente lontano dalla nostra città. Io, Rosanna, ero ...