1. Cara Mamma


    Data: 15/11/2019, Categorie: Incesti Autore: giuliano

    ... nella ressa generale nessuno si accorse di questo mio comportamento.Quando la ressa si diradò e trovammo posto a sedere fisicamente e moralmente mi sentii sporco e pieno di rimorsi.Scendemmo alla fermata 23 non avevo il coraggio di guardarla in volto, ma poi lei si fermò di scatto e con il volto tirato e livido di rabbia sibilando disse �Ma ti sei reso conto di quello che hai fatto, sei un fottuto maiale sei venuto su tua madre porco�.La sosta da mia nonna fu breve e nel più assoluto imbarazzo e il rientro a casa avvenne senza alcun contatto verbale.Una volta giunti fra le mura domestiche cercai di scusarmi con l'unico risultato di ottenere una seconda sfuriata meno aggressiva ma comunque colpevolizzante e accusatoria, una ramanzina impostata sui valori famigliari e sui legami Madre/Figlio, con le relative restrizioni e i doveri di entrambi le parti.Sapevo che lei in quanto madre �single� aveva un compito difficile da sostenere, pertanto accettai le sue lamentele con remissione annuendo senza fiatare.Passarono diversi giorni e un poco alla volta le tensioni accumulate si stemperarono senza lasciare conseguenze visibili.Un giorno mentre lei era in ufficio e io bighellonavo per casa complice la noia e la curiosità mi recai in camera sua, la stanza sobria e profumata dava un senso di virgineo candore, questo m'invogliò a frugare fra le sue cose, ad un certo punto mi ritrovai con le mani tremanti a palpare la sua biancheria, l'eccitazione mi avvolse in una sorta di palpabile ...
    ... euforia.Fra i vari indumenti che passarono fra le dita fui colpito dalla ricercatezza e dalla modernità dei suoi indumenti, perizomi, mutandine trasparenti, reggiseni a balconcino e mutandine dai colori tenui e delicati, automaticamente portai il mio volto ad annusare questi usberghi inebriandomi del profumo di lavanda che emanavano.Un crescendo vertiginoso accentuò la mia libido portandomi a fare pensieri audaci e sconci, e come diretta conseguenza mi diressi verso il bagno per frugare nel cestone della biancheria sporca.Con sentimenti contrastanti, consapevole della violazione che stavo attuando fiutai la sottile ed impalpabile stoffa delle sue mutandine impregnate dal profumo asprigno del suo sesso, leccai alcune macchie biancastre lasciate sul tassellino assaporando il gusto leggermente salato delle sue secrezioni.Mi masturbai con inaudita violenza, per poi finire esausto lungo e disteso sul pavimento del bagno per un tempo indeterminato.La porta dell'appartamento si apri inaspettatamente, la mia genitrice era rientrata, avrei potuto nascondere velocemente la mia malefatta, ma con calcolata determinazione rimasi fermo nella stessa posizione che mi aveva portato al piacere, con i suoi slip attorcigliati al mio membro intrisi del mio seme lattiginoso.La sua voce calma e vellutata mi chiamò più volte �Luca sono arrivata dove sei?� non risposi e dopo alcuni minuti la porta del bagno si spalancò, l'effetto che provocai in lei fu scioccante, i suoi occhi sbarrati e la bocca semi ...