Cara Mamma
Data: 15/11/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: giuliano
... violenza, le bretelline e il gancetto cedettero contemporaneamente con un rumore secco di stoffa lacerata, quel suono mi diede un piacere immenso, mi resi conto in quel momento dell'elevata dose di sadismo che albergava in me.Avvicinai il mio volto al suo e provai a posare le mie labbra sulle sue, ma una sua improvvisa reazione mi fece desistere.Ero mezzo spogliato e non faticai molto a togliermi gli ultimi indumenti, ma prima che il mio pene in erezione entrasse dentro l'utero materno le sprofondai il dito medio dentro la passera, era calda morbida e ancora umida dell'urina recentemente evacuata.Il mio arnese e i relativi testicoli si appoggiarono su suo ventre piatto soffermandosi sul rientrante bottoncino dell'ombelico, poi in uno stato di pura estasi godereccia la mia bocca si avventò con avidità sui candidi globi del seno.Mordicchiando, succhiando e violando con bramosia quelle teneri carni, le rosee aureole dei capezzoli diventarono paonazze dalla continua manipolazione delle mie dita, godevo nello strizzare i turgidi bottoncini di quel seno che una volta mi allattò e che ora era fonte del mio piacere.Mia madre cerco per l'ultima volta di scongiurare l'affronto della penetrazione implorandomi di non proseguire nel mio intento, la sua voce supplicante mi mise in crisi, ma il folle desiderio di violare la parte più intima e recondita del suo corpo mi fece soprassedere alle sue richieste.Il mio arnese si presentò all'ingresso dell'oscuro antro che diciotto anni prima mi ...
... aveva espulso in una fredda notte invernale all'ospedale di Rimini e lo penetrò con brutalità.Con movimenti armonici e cadenzati cominciai a pompare dentro la sua pancia fissandola negli occhi....occhi di un bellissimo azzurro intenso quasi un colore pervinca scuro.Avvicinai nuovamente la mia bocca alle sue labbra con cautela le mie labbra si posarono sulle sue, la baciai, leccai le sue gote che avevano raccolto le sue lacrime e mi resi conto in quel momento che se prima la sua reazione imperiosa e decisa aveva interrotto un mio desiderio ora la sua permissività la sua resa incondizionata mi fecero assaporare la vittoria una sorta di vittoria che che riconosceva la sua sudditanza dove io principe e signore disponevo del suo corpo incondizionatamente senza limiti.Quella sensazione accentuò il mio ego e il godimento crebbe smisuratamente, sentivo la cappella ingrossarsi ma nel contempo bruciarmi per il continuo sfregamento contro le pareti non ancora irrorate dal liquido vaginale, poi le mucose un poco alla volta cominciarono a secernere la soluzione lubrificante dentro la cavità uterina e la mia cadenza aumentò possentemente i colpi, del mio pube urtando il suo emettevano tonfi sordi e cupi, e fu in quel momento che cominciai a vedere segni di cedimento sul volto tirato della mia genitrice dalla sua bocca piccoli gemiti fecero da apripista a gorgoglii più intensi e squillanti... cristo mia madre stava godendo, ero ebbro di felicità le nostre labbra s'incollarono in un bacio ...