1. Io e claudio


    Data: 15/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: allthom

    ... vivere con i miei genitori essendo stato sfrattato dall’appartamento che avevo affittato. Ero in cerca di una nuova casa ma non l’avevo ancora trovata.
    
    Si diresse allora verso il suo studio che aveva attrezzato anche con un divano letto ed eletto a propria alcova.
    
    Al primo semaforo mi poggiai alla sua spalla con la testa e sfiorai le sue labbra, lui sembro felice del gesto inatteso e si piegò in avanti verso di me stringendomi forte e stampando un bacio ben più forte sulla mia di bocca, il verde non ci diede tempo per altro.
    
    Ripreso il tragitto tornai a coccolarmi a lui, sentivo la tensione dei suoi muscoli forti e mi piaceva, lentamente con il dorso della mano iniziai a massaggiare il pacco, ero oramai curioso di sapere se il suo cazzo era proporzionato al resto del fisico.
    
    Al secondo semaforo tornai a baciarlo e stavolta anche le nostre lingue si incontrarono, mentre la mia mano destra slacciava la cintura ed i bottoni dei pantaloni facendosi strada tra le mutande e rimanendo assolutamente soddisfatta di quello che trovava.
    
    Tirai fuori il suo cazzo barzotto ed iniziai a masturbarlo lentamente mentre guidava, il “pompino al volante” è la mia specialità sviluppata ed approfondita ai tempi di Gianni quando passavo con il mio uomo più tempo sull’Aurelia a momenti che a casa, e con mia enorme sorpresa mi trovai nel giro di pochi minuti il cazzo più grosso che avessi mai visto fino ad allora e anche fino ad oggi. Una vera bestia, enorme, per dare un’idea ...
    ... potevo afferrarla con due mani una sopra l’altra ed ancora ne avanzava un bel pezzo da mettermi in bocca.
    
    Neanche nei film porno avevo mai visto una cosa del genere
    
    Incuriosito e appassionato da quell’enorme appendice al terzo semaforo mi slacciai la cintura e mi piegai su di lui prendendolo in bocca:
    
    ehi che fai, così andiamo a sbattere…
    
    sono curioso e voglioso dissi ficcandomi il suo cazzo in bocca
    
    aspetta fammi accostare almeno…
    
    shhhh zitto e guida, lasciami fare, e senno quando arriviamo da te?
    
    Per prima cosa me lo misi in bocca, spingendolo bene fino in gola, volevo vedere quanto ne avanzava fuori perché di sicuro non sarei mai riuscito a ficcarmi tutto in gola un affare del genere.
    
    Poi iniziai a leccare la cappella come fosse un gelato sputandoci sopra litri di saliva per lubrificarla ben bene, però siccome sentivo che la macchina era ripartita e non volevo mandarlo fuori di testa prima del momento giusto, abbandonai quel bel cono e mi concentrai sull’asta, leccavo fino alle palle e ritornavo su fino alla cappella continuando a bagnarla con la mia saliva.
    
    Alla fine sentii la macchina fermarsi ed il motore spegnersi.
    
    Siamo arrivati dai alzati e fammi rivestire che mica posso scendere in strada con i pantaloni tirati giù…
    
    perchè no? non mi sembra ci sia tutto ‘sto traffico pedonale a quest’ora…
    
    Mi portò nel suo studio, un appartamento al piano terra con tre camere, una fungeva da sala d’attesa, poi c’era il suo ufficio ed un comodo ...
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