1. Eleonora


    Data: 17/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    Una premessa:
    
    il racconto è un po' romanzato e nomi sono di fantasia, ma Eleonora esiste.
    
    Il membro enorme stava lentamente vincendo la resistenza del mio sfintere causandomi fitte di dolore incredibili, ma l’eccitazione che provavo era talmente forte che anche quel dolore mi faceva godere, non era certo vergine il mio buchetto ma quella verga era davvero enorme!
    
    Un po’ mi dispiaceva per Franco il mio fidanzato che ignaro di tutto ciò mi aspettava fuori dalla porta dell’ufficio, ma il suo cazzetto non reggeva il confronto con la bestia imbizzarrita che continuava a spingere proprio dove lui avrebbe tanto voluto entrare ed io non glielo avevo mai permesso.
    
    Si, ero in ufficio! E il cazzone che mi stava aprendo era del mio collega più anziano Gianni che mi aveva beccata a farmi una foto alle tettone per mandarla ad un amico in chat, pensando di fare una cosa al volo ma, complice anche il volume delle mie mammellone, non ero riuscita a rinfilarle in tempo sotto la blusa quando avevo sentito i passi avvicinarsi.
    
    Questo era avvenuto tre giorni fa e adesso le stesse tettone erano poggiate sulla scrivania, il tanga di pizzo a metà cosce, il vestito rovesciato sulla schiena scoprendo le mie natiche tonde e un membro spaventoso mi stava aprendo il culo senza neanche la possibilità di lamentarmi vista la vicinanza del povero cornuto.
    
    Sono sempre stata una ragazza vogliosa, fin da piccola ero ossessionata dal pisello di mio padre che girava per casa nudo in completa ...
    ... libertà senza sospettare che la vista di quel battacchio grosso anche se a riposo, suscitasse in me delle sensazioni che all’inizio non comprendevo ma col passare degli anni capii che erano di eccitazione pura.
    
    Stringevo le cosce tra loro e ondeggiavo il bacino cercando di placare il fuoco che mi nasceva da dentro ma senza capire come fare.
    
    Poi una volta in autobus all’età di 14 anni, strizzata dalla ressa, percepii una cosa calda e veramente dura che premeva sul mio culetto già allora bello sporgente e trascorsi un paio di minuti di stordimento completo nel sentire attraverso la stoffa della gonnellina e dei suoi pantaloni il contatto con la cosa che avevo sempre desiderato; se ne avessi avuto il coraggio mi sarei girata per chiedergli se me lo faceva vedere.
    
    Il calore di quella cosa dura, che spingeva dietro di me mi riportò alle sensazioni che provavo quando vedevo il membro di mio padre ed iniziai inconsapevolmente a stringere le gambe tra loro e ondeggiare.
    
    Questo fece sì che andassi incontro a quella cosa invece di sfuggirla come probabilmente si aspettava il proprietario del bastone. Quindi il mio gesto fu interpretato per quello che in realtà era: un si incondizionato.
    
    Un attimo dopo sentii una mano che mi agguantava una tetta sopra la camicetta bianca e la strinse fortissimo finché un calore improvviso si sprigionò dal mio basso ventre e provai il mio primo orgasmo scuotendomi così forte che il malcapitato fu costretto a fuggire per paura di essere ...
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