Coppia sposata vuole un figlio
Data: 05/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pato3
... coppia, arrivò tutta in tiro col suo tailleur grigio, quando io e Franco avevamo già accolto i 25 soggetti e ci accertavamo che avessero i requisiti minimi necessari. Molti di loro avevano maschere o occhiali da sole e parrucche. Non tutti. Comunque chiunque di loro sarebbe stato il padre (inconsapevole) non avrebbe potuto dare ai miei amici un figlio di cui si direbbe subito che non poteva essere figlio di Franco, certo non poteva assomigliargli, ma si sarebbe detto che ne prendeva dalla mamma.
Appena arrivata io andai dai ragazzi per dirgli di tenersi pronti, mentre lasciavo gli sposini da soli a dirsi quanto si amavano. Franco non aveva deciso se avrebbe partecipato, osservato passivamente o se sarebbe rimasto in un altra stanza.
Entrarono insieme nell'ampio soggiorno, dove al centro c'era un tavolino attorno al quale si sarebbero posizionati i ragazzi, ad attenderli c'erano tutti quei ragazzi dai 19 ai 35 anni (non volevano un padre troppo vecchio) e di tutte le taglie sia per i cazzi che per il peso dei signori. Lei aveva la camicia bianca sbottonata fino all'inizio della scollatura.
Si sedette e si guardò intorno, alcuni di loro erano a torso nudo, non tutti bellissimi, altri erano coperti sopra e in mutande, altri ancora solo in mutande e un paio erano tutti nudi e si masturbavano, senza averlo ancora in erezione.
Io ero vestito accanto al marito, la mia partecipazione era stata necessaria affinché i due si decidessero a fare quel passo, si sentivano ...
... sicuri pensando che ci potesse essere una possibilità su venticinque che il figlio fosse stato mio, io dal canto mio ritenevo abbastanza accettabile quella percentuale di rischio e accettai. Tuttavia prima che si aprissero le danze sussurrai a Franco che se voleva mi sarei tirato indietro, se se ne voleva andare sarei andato via con lui.
Lui mi disse: "Per adesso vado di là, tu resta qui, perché devi fare il tuo dovere, e devi anche controllare che non esagerino".
Andò in camera mia e prima di uscire ci fece segno con la mano di iniziare. Patrizia sorridente cercava il mio sguardo rassicurante mentre si avvicinavano affamati tutti quei maiali.
Nello spazio di uno o due secondi la bella si trovò una giungla di mani addosso, non c'erano file né numeri per l'attesa. Tutti si avventarono, senza violenza ma con disordine, su Patrizia. Un paio di mani erano sui capelli, tre o quattro erano sulla camicia, non riuscivano a sbottonarla a causa della confusione ma cercavano di insinuarsi nella scollatura. Altre quattro o cinque mani cercavano di alzarle la gonna, ma risultava tutto molto difficile in quel groviglio di mani.
Le mani addosso si moltiplicavano, perché ognuno ne metteva due, finalmente uno riuscì a sbottonarle un bottone, altre due mani sbottonavano quello successivo, e rapidamente la camicia si aprì. Altri decisero che era impossibile togliere il reggiseno in modo civile così lo sollevarono e finalmente il seno fuoriuscì dal suo contenitore. A questo punto ...