E poi lui
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Sanna
... attrezzi, si staccò dalla mia bocca per togliermi la maglietta e con essa volò il reggiseno. Le sue mani lo contenevano perfettamente la sua bocca sui capezzoli fu inevitabile, li succhiava così avidamente da farmi male, dolore che scendeva dritto sul clitoride che pulsava incontrollato. Si staccò. - Dimmelo, dimmi che vuoi il mio cazzo, e non una figa, dimmelo. - Voglio il tuo cazzo. - È una figa? - Anche, dopo magari... Sorrise, e cominciò a sbottonarsi i pantaloni facendoli cadere con gli slip. Un cazzo di tutto rispetto molleggiava davanti ai miei occhi. Era la prima volta che ne vedevo uno, che ne sentivo lo strano odore, odore che mi solleticava le narici e non so perché anche le papille. - Dai vieni qui, prendimelo in bocca. Scesi dal tavolo mi inginocchiai è lentamente avvicinai quella mazza alla mia bocca, dandogli prima leggeri baci, poi piccole leccate. - Apri. Si prese il cazzo alla base, mi prese la testa con l'altra mano e lentamente scivolò sulla mia lingua, lento e inesorabile, quando sentii la carne sotto i denti e vicino alle tonsille, mi venne un conato di vomito e il suo membro era entrato solo per metà, se neanche. - Quando lo senti infondo simula uno sbadiglio, vedi se riesci un altro po'. Così feci, ma stavolta il conato di vomito fu reale. - Ci lavoreremo su… Mi sollevò per le ascelle mi rimise seduta e con un leggero movimento mi fece stendere con la schiena per togliermi i pantaloni e con loro le mutande. - Mio dio…rasata… Lo guardai senza ...
... commentare. Chi aveva rapporti esclusivamente orali con il proprio sesso aveva certe esigenze e se a me il pelo non piaceva, non vedo perché avrei dovuto tenerlo io. Cominciò a leccarmela da destra a sinistra dall’alto in basso, facendomi impazzire e pregare che non finisse mai, quando sentii un dito frugare e allargare la figa credo di aver tremato come una foglia, l'orgasmo che ne seguì fu devastante, credo di avergli strappato anche qualche capello. - Hai un sapore fantastico. Si sollevò e lentamente raggiunse il mio viso infilandosi la lingua in bocca, facendomi sentire ciò che lui aveva guastato poco prima, mentre la sua lingua continuava a esplorare il mio palato la sua cappella si faceva strada tra le mie pieghe, trovando facilmente un buco a dir poco allagato, riuscì a scivolarci dentro lentamente, quasi senza farmi male, una volta entrata la punta si fermò. - Guardami. Farà male, se vuoi fermarti, dimmelo ora. Non faceva male, adesso, e la voglia era troppa, riuscì solo a negare con il capo, lui si avvicinò prendendomi la testa tra le mani, sollevarla e ricominciare a baciarmi, prima di dare un colpo di reni che lo fece arrivare dritto dritto contro la mia cervice, infrangendo tutto ciò che poteva essere infranto. Il grido che ne seguì si spense nella sua bocca, che continuò a baciarmi come se nulla fosse, era fermo, immobile, non muoveva un muscolo, solo la sua lingua sulla mia, sul mio palato. Poi cominciò a muoversi. - Fa male? - Si… - Se mi muovo? - Sopportabile… - ...