La zietta racconti erotici milf sex sesso porno
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: nero24cm
... madre, insieme ad un paio di altri suoi coetanei, invitati a giocare all’ultimo giochino della play station.
Così quando Lucia è partita, mi sono spogliata e mi sono messa su una sedia a sdraio a prendere il sole.
Era una passata un oretta da ero intenta a leggere un libro che vedo passare davanti alla vetrata della cucina un dei tre ragazzi, tergiversò parecchio davanti al vetro, cercando di guardarmi il più a lungo possibile.
Subito non ci feci caso più di tanto, ma poi quando anche un altro dei ragazzi fece il giro in cucina trattenendosi il più possibile non riuscii più a stare buona.
Da subito l’idea era quella di mostrargli un po’ di pelle in più, nulla di trascendentale, era una semplice provocazione, così mi sdraiai a pancia sotto sulla sedia e mi slacciai il reggiseno, poi con molta noncuranza, presi i due lembi dello slip del costume e li infilai tra le chiappe a metodo di perizoma, tirando bene la stoffa tra le natiche, poi sempre con molta indifferenza cercai il porta trucchi nel borsone e con lo specchietto inquadrai il ragazzotto, vidi che il pischello era uscito nel giardino con la scusa di fumarsi una sigaretta e stava trafficando con il telefonino, tenendolo in modo innaturale, come se volesse filmare la “zietta”.
Così pensai, “ti piace la zia tardona del tuo amichetto, ora guarda che ti combino”
Allungai la mano nella borsa e cercai le sigarette, ne presi una e poi feci finta di cercare anche l’accendino, “ma guarda un po’ non lo trovavi” ...
... così mi voltai verso il giovane e lo chiamai da me con la scusa di farmi accendere, arrivo al galoppo infilandosi il telefonino in tasca.
Io mi tira su sulla sedia coprendomi in un finto pudicismo il seno con il braccio e la mano, ma anche lì “distrattamente” un capezzolo spunto da sotto la curva del gomito, il ragazzo mi porse l’accendino, ed io lo tirai verso do me afferrandogli la mano, praticamente in quella posizione ero all’ altezza del suo ventre, aspirai con voluttà la sigaretta e spirai con altrettanta sensualità il fumo della prima boccata proprio in direzione del suo pube.
Notai, anche se impercettibile il suo movimento pelvico e l’irrigidirsi delle sua natiche sotto quei jeans a vita bassa: “grazie, vi state divertendo?” lui di tutta risposta: “abbastanza” poi lo guardai negli occhi e gli chiesi: “ma quanti anni avete? Non sarebbe meglio correre dietro le ragazze che correre dietro ai mostri dei giochini?” Mi guardo come se fossi una vecchia matusa e mi disse: “io ho quasi 19 anni, e comunque le ragazze di qui non sono un gran ché…”
Fini la frase e si allontano imbarazzato, dal fatto che il suo pacco si stava vistosamente gonfiando, visto anche che l’altro capezzolo aveva fatto capolino tra le dita della mia mano, che sapientemente avevo un po’ aperto.
Allontano salutandomi con un buon giorno signora, ok avevo fatto eccitare un ragazzo di quasi 19 anni, per “Annarizzacazzi” non era così difficile, però quel ragazzino mi intrigava, probabilmente però era ...