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Solo al mondo
Data: 24/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner
... camionisti, uomini d’affari o insegnanti. Ogni giorno aveva lo stomaco pieno di sperma al punto di scoppiare. Riusciva a sentire quel liquido denso e lattiginoso gorgogliare nella pancia ogni volta che camminava o cambiava posizione. Dopo qualche tempo, quando Maria incappò in un'infezione virale, Matteo venne scopato per la prima volta. Alessandro caricò su Matteo tutti i clienti di sua madre. Il ragazzo lavorava a tempo pieno, succhiando tanti cazzi quanti poteva. Quando la mascella divenne troppo dolorante per lavorare, Alessandro permise ai suoi clienti di usare le maniere forti se necessario. Ma Matteo non poteva continuare a gestire il volume di uomini che richiedevano le sue attenzione senza l'aiuto di sua madre. E così Alessandro decise che era il momento giusto per iniziare a sfruttare le sue altre abilità. E a prendere la verginità di Matteo fu un immigrato, un ragazzo di colore arrivato clandestinamente che aveva ottenuto un posto dal comune come spazzino. Matteo lo aveva sentito scopare la madre qualche volta e ne rammentava bene i lamenti. Non era entusiasta che la sua prima volta dovesse essere proprio con lui, ma si guardò bene dal lamentarsi con il suo patrigno. Il cazzo dell’uomo era grosso, nero come la pece e circonciso. L'uomo era grande, calvo e muscoloso, con il petto sporgente e grandi bicipiti. Le sue labbra erano enormi, il naso schiacciato. Era sudato dopo il lavoro, ma tutto sommato odorava di pulito. Matteo chiuse gli occhi quando la grossa ...
... cappella umida e scura gli dischiuse le labbra. Alessandro osservò affascinato il suo figliastro succhiare e inghiottire lentamente quel mostro nero, prendendone sempre di più in bocca mentre lavava via tutto il presperma che andava formandosi sulla fessura al centro dell’enorme punta svasata. Il gigante nero si sedette sul divano, guardando il ragazzo talentuoso lavorare con le sue labbra rosa su e giù lungo l’asta color ebano. Il ragazzo era certamente un esperto, ma i lavori di bocca non erano la passione dell’uomo nero, lui preferiva una scopata vera. Ed era proprio per questa ragione che veniva in quello squallido appartamento. Nadir, lo spazzino nero, non aveva una compagna fissa, e spesso per lui era difficile trovare una donna disposta a prendere il suo enorme cazzo nero più di una volta. Anche le prostitute si rifiutavano di ripetere la prestazione, temendo di restare troppo allargate e non riuscire più a soddisfare gli altri clienti. Così, quando Nadir aveva trovato Alessandro e sua moglie non era più andato via. Era costoso, ma Alessandro gli permetteva di scopargli la moglie in qualsiasi buco e in qualsiasi modo volesse, tutte le volte che voleva. Se era in sé la donna gridava e gridava ogni volta che era dentro di lei. Altre volte non sapeva nemmeno che la stessero scopando, o addirittura non se ne curava. In ogni caso, finalmente aveva trovato un posto sicuro in cui sfogarsi e ne era felice più che mai. Ora Nadir sedeva sprofondato nel divano, osservando il ragazzo ...