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Messaggio anonimo [ pt. 5.1 ]
Data: 25/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest
... tratte, tu non mi hai raccontato nulla? L'hanno fatto gli altri. Ti sto dando la possibilità di dirmi che l'hai fatto per una ragione valida o che sia tutto un malinteso o che sia stato un unico episodio" "Beh non lo è stato. Se vuoi che io ti racconti una bugia, non lo farò. Io sono questo o meglio, lo sono stato. Non te ne ho parlato perché credevo e, vedendo la tua reazione, credo tutt'ora che tu non sia pronto ad imbatterti e superare una situazione simile. Te l'avrei mai detto? Non lo so. Forse no. Forse cercavo in te un' opportunità per cambiare vita e ricominciare, non lo so. Ma per te non è il momento. Lo vedo. Non finché avrai quel pregiudizio negli occhi mentre mi guardi" Rimasi in silenzio. Ero arrabbiato ma sì, aveva perfettamente ragione. Non ero pronto ad una situazione del genere. "Vogliamo giocare ai forse? Va bene. Forse mi ero affezionato a te. Forse avevo bisogno di una persona come te per capire che sì, posso andare oltre alle scopate saltuarie. Forse ho bisogno di qualcuno come te vicino a me, ma non precisamente te. Forse è presto che io mi imbatta in un episodio simile, forse sei troppo giovane per uno come me. Possiamo giocare ai forse quanto vogliamo ma.. La situazione rimane la stessa. Ti chiedo scusa per averti urlato contro, io effettivamente conosco poco di te ma diciamo che non è il nostro momento. Meriti qualcuno che ti dia un nuovo inizio senza giudicarti. Sei un bravo ragazzo, ma ora io non posso darti ciò che vorresti" "Bene.. Scusa se non te ...
... ne ho parlato, ma non è una cosa semplice. Non me ne vergogno, ma a volte non parlarne mi fa credere che non sia mai successo. Spero che tu abbia quel che meriti e son felice di averti fatto aprire gli occhi su una nuova prospettiva. Anche tu sei un bravo ragazzo". Ci abbracciammo, chiacchierando ancora un breve tempo di cose futili. Tornammo sull'argomento, ma non mi sembrò corretto indagare su quel discorso dopo averlo giudicato così superficialmente. Lo riaccompagnai a casa, salutandolo con un forte abbraccio e un bacio sulla fronte. Come un ultimo segno di protezione, il minimo che potessi fare. Dopotutto gli volevo un gran bene. Il giorno dopo ci pensai praticamente tutto il mattino, pensai che quell'episodio doveva darmi lo scossone necessario ad alzarmi e cambiare la mia vita. Andai a casa di mia madre, lei sorpresa mi accolse con un sorriso. Le chiesi subito un favore: da quel giorno avrei badato a me stesso. Basta soldi ogni settimana, basta favori gratuiti. Uscito da casa dei miei cominciai a fare un giro delle agenzie. Ero laureato, qualcosa avrei potuto trovare. Senza contare tutte le conoscenze che avevo. Tornai a casa, feci un giro su internet. Insomma, cominciai a cambiare un pò il mio stile di vita. Basta oziare, fare il viziato, il superficiale. Chiamai qualche amico, organizzai un aperitivo tra vecchie conoscenze. Tornai a casa soddisfatto. Arrivò il lunedì, giorno di allenamento. Dopo la mia corsa giornaliera, tornai a casa a prendere il borsone e andai ...