1. A 18 anni non si piange


    Data: 06/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... mattino lo colpì, rigido e dolorante con ogni parte del corpo che protestava per il trattamento ricevuto, con la testa pulsante e lo stomaco vuoto.
    
    Un giorno nuovo. . . Luca lo avrebbe fatto per tutto il mese. La prima settimana era stata la peggiore. Affamato per la maggior parte del tempo, ridotto a cercare i resti dei pranzi nei bidoni e nei rifiuti dei ristorante. Ma aveva visto gli altri senzatetto, come stavano seduti di fronte ai propri rifugi davanti ad una lattina implorando la generosità dei passanti con una scritta scarabocchiata su di un pezzo di cartone, e lui aveva imparato da loro, scoprendo che si poteva vivere in modo precario, lavandosi ogni giorno ai bagni pubblici. Qualche volta aveva abbastanza soldi per un Big Mac, anche se c’era qualche cosa di più conveniente, saziandosi con diete non sicuramente valide per la salute.
    
    Aveva notato dei brufoli sulla sua faccia ed aveva comprato delle arance per completare la dieta. I capelli diventarono lunghi e piuttosto appiccicosi, il sapone liquido dei bagni non era il massimo come balsamo. La sua faccia, aveva notato specchiandosi in uno specchio di metallo macchiato e distorcente, sembrava più sottile, gli occhi marroni più grandi e più ansioso sotto le ciglia bionde. Ma aveva ancora quell'aspetto che lo faceva apparire più giovane dei suoi diciotto anni. I vestiti, acquistò originalmente più per moda che perché durassero, stavano disgregandosi, la stoffa sulle ginocchio e sulle natiche si era ...
    ... assottigliata. Non aveva idea di cosa avrebbe fatto quando si sarebbero bucati, non aveva soldi per comprarne altri.
    
    Provò in un ufficio di assistenza dando un nome falso ed aggiungendo un anno alla sua vera età. Ma quando cominciarono a fargli domande sul suo indirizzo di casa e sui genitori, si alzò ed andò via. I pochi soldi che aveva venivano dal chiedere la carità.
    
    Aveva sviluppato un certo look che pensava fosse adatto per implorare; aveva scoperto che andava bene particolarmente con le vecchie signore, ma loro lasciavano cadere al massimo 25 centesimi nella scatola, con cui non poteva farci molto. Aveva scarabocchiato un cartello con errori di ortografia “Ò famme datemi cualche cosa” e lo teneva davanti a se, ma la giornata era lunga e noiosa. La maggior parte del tempo la passava fissando davanti a se, torturandosi col pensiero di una bella cena, di una bistecca, di patate arrosto dorate, biscotti casalinghi imburrati e caldi. Ma soprattutto fantasticò di un letto comodo con lenzuola pulite ed un materasso molle, molle.
    
    Una sera una banda di adolescenti gli gridò insulti e, quando lui ribattè, lo assaltarono, lo presero a pugni nello stomaco, lo calciarono e se ne andarono coi soldi della giornata. Quel giorno non mangiò, non ne sentiva lo stimolo, e si preoccupò quando si accorse di sanguinare. Si chiese se fosse il caso di andare al pronto soccorso dell’ospedale ma aveva paura che cominciassero a far domande. In alcuni giorni guarì e decise di non stare mai davanti ai ...
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