A 18 anni non si piange
Data: 06/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... loro tavolo era in un separè.
"Mi chiamo Nicola" disse l'uomo.
"Luca."
"OK" fece Nicola con un sorriso che rese la sua faccia ancora più attraente. Strinse gli occhi diventando serio. "Allora, Luca, da quanto tempo sei sulle strade?"
"Solo da un mese."
"E come sta andando?"
Luca morsicò il panino e masticò. "Così così" disse accortamente. "Alcuni giorni riesco a raccogliere abbastanza."
"Abbastanza per delle scarpe nuove?" chiese l'uomo. Evidentemente aveva osservato le scarpe anche se in quel momento erano fuori di vista sotto la tavola. "Abbastanza per una stanza per la notte? Abbastanza per pasti regolari?" guardò Luca che masticava con grande appetito il secondo panino ed attaccava le patate.
Luca scosse la testa.
"Sei un ragazzo non male" disse Nicola. "Occhi seri, bella bocca, bei denti. Hai bisogno di un bagno, un taglio di capelli, vestiti nuovi." Fece una pausa. "Potresti guadagnarne mille a settimana, con facilità. Forse di più. Sì, mille euro. . . "
Lasciò le parole appese in aria. La bocca di Luca si aprì.
"Cosa dovrei fare?" chiese. "Io non ho diplomi o esperienze."
"Hai un cazzo, non è vero?" chiese Nicola sorridendo. "Se hai un cazzo, una bocca ed un buco di culo, hai tutto quello che serve."
Luca arrossì. Improvvisamente comprese dove lo stava conducendo, non in dettaglio, ma capiva grossomodo la direzione. Spaventato, quasi in panico, cominciò ad alzarsi.
"Pensaci" disse Nicola rapidamente. "Mille a settimana ...
... garantiti. Ti troverò una casa dove stare, vestiti da indossare, bei vestiti." Fece una pausa e vide che Luca stava pensando. "Mi prenderei cura di te, mi assicurerei che nessuno ti facesse del male."
Luca esitò, e questo lo perse. Tornò a sedersi. Nicola sorrise.
"Non ho mai fatto niente del genere" disse Luca. "Niente con. . ." Fece una pausa, non era ancora sicuro di quello che gli stava chiedendo. Sarebbe stato con uomini? Perché parlava della sua bocca e del suo culo? "Non saprei cosa fare."
Nicola si alzò. "Vieni" disse. "Andiamo a casa mia, farai una doccia, prenderai in prestito alcuni dei miei vestiti. Io ti mostrerò cosa fare." Il suo sorriso era caldo, convincente, quasi seducente. "Forse ti piacerà anche" promise.
Luca seguì Nicola nel labirinto di sottopassaggi e poi in metropolitana all’appartamento di Nicola. Era un appartamento tipico della zona, troppo piccolo ed un poco deludente, consisteva solo di un soggiorno, una piccola cucina e, attraverso una porta aperta, si vedeva una camera da letto. I mobili non erano molto diversi da quelli dei genitori di Luca, si era aspettato qualche cosa di più lussuoso, una casa da architetto. Un vecchio sofà stava contro un muro ed un’alta libreria con libri economici inclinati gli uni sugli altri. Una finestra guardava in strada ed alcuni manifesti di toreri suggerivano che probabilmente Nicola era stato in vacanza in Spagna. C'era un computer su un tavola addossato alla parete più lontana. Il tappeto sembrava vecchio ...