1. Palazzo sofia - una signora per bene


    Data: 15/08/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Pinus74, Fonte: Annunci69

    ... signora Rossi allora proseguì il racconto, “...quando ad un tratto il computer si blocca.. Mi sono venuti dei sudori grossi così. Lo conosce come è fatto mio marito”
    
    “Certo...”
    
    “Non sapevo più cosa fare ho provato ad riaccenderlo più volte, ma niente. Quando ad un tratto mi è venuto in mente che Mirko, sa uno dei ragazzi qui dell'appartamento uno”
    
    “Si lo conosco di vista..”
    
    “Eh beh, studia proprio ingegneria informatica. Una bella botta di fortuna, probabilmente lui di sicuro sapeva dove mettere le mani. Scesi le scale e pensi lo svegliai..non mi ero resa conto che erano solo le sette del mattino, mi sentivo proprio una, come dite voi giovani, una stronza. Esatto? “
    
    “Esatto”
    
    “Mirko è stato gentilissimo. È salito ancora in pigiama e in cinque minuti ha messo apposto il tutto”
    
    “Ma una domanda Signora, ma il fatto è accaduto grosso modo tre giorni fa, martedì per l'esattezza. “
    
    “Si ma come fa a saperlo.?”
    
    “Martedì un fastidioso raffreddore mi ha costretto a casa. A quell'ora li ero a letto, e mi dispiace dirle che ho sentito tutto”
    
    La donna sbiancò. Farfugliando cercava di abbozzare qualche scusa che in quell'istante non aveva alcuna voglia di essere pronunciata.
    
    “Ho sentito che si è divertita molto, mi sembrava strano che suo marito facesse sbattere la spalliera del vostro letto contro il muro. Ma sa il viagra a volte...”
    
    La donna taceva in un palese imbarazzo.
    
    “Non si preoccupi quello che accade dentro il palazzo Sofia, questo è il nome ...
    ... del nostro stabile, rimane nel palazzo.
    
    “Beh sa, non sapevo,come sdebitarmi, dopo il caffè ho provato a chiedergli cosa gli dovevo, ma niente. Non voleva nulla, la definita una sciocchezza. Quando ad un tratto ho notato una bozza all'altezza del suo uccello.”
    
    Si era fatta rossa in viso.
    
    “Facciamo una cosa, mi accompagni giù nei garage, non voglio perdermi il suo racconto” le dissi sorridendo” ma qui non è il posto.”
    
    “Va bene” la donna mi seguì nel seminterrato, penso più che altro per assecondarmi, per tenermi buono.
    
    Aprii il mio garage ed entrammo dalla porta nella basculante. Il portellone posteriore del furgone era aperto ed invitai la signora Rossi ad accomodarsi. “Ok ora siamo soli, mi racconti sono proprio curioso.”
    
    “Beh come le ho detto il suo uccello si era gonfiato. Sa i pantaloni di un pigiama non è che nascondono un granché” sorrise ”ancor di più se le dimensioni sono, se si può dire, ragguardevoli. Lui si rese subito conto che io me ne ero accorta. Ma quello screanzato non fece nulla per nascondersi. Un po' di pudore...”
    
    “Mi sa che comunque lo spettacolo non le dispiaceva...” Attaccai.
    
    Avvampò... “A dirti il vero si, ad un tratto senza pensarci su, non si cala i pantaloni e me lo fa vedere. Mi aveva colto all'improvviso e a dirti il vero, Marco, posso darti del tu?”
    
    “Certo che si, visto il livello delle nostre confidenze”
    
    “Beh Marco era un po' che non vedevo un bel pisello in tiro. Sai mio marito, Acon i suoi sessantacinque anni fa ...