1. Come un toro


    Data: 26/11/2019, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    ... nella stanza nuziale, si era messa una camicia da notte castigatissima ed aspettava il marito. La casa era dotata di elettricità, un’ abat-jour era accesa sul comodino, il letto era a baldacchino con quattro colonne di legno intarsiato e tendalino sopra, lei si era seduta sulla sponda e attendeva…era già stata con un uomo, il primo marito era stato gentile e premuroso, abbastanza da farle provare piacere durante l’amplesso, quindi non aveva paura anzi desiderava fare l’amore con lui. La porta si aprì e Mario entrò, aveva indosso solo i pantaloni, si diresse verso la luce e la spense. Buio . Ora era preoccupata, sentiva il suo respiro farsi più vicino, era davanti a lei, alzò il viso a prendere un desiderato bacio…nulla.
    
    Lui era fermo, tesissimo, in paese c’era una prostituta che lo accettava e si faceva scopare da dietro senza problemi ma ora era con sua moglie e non sapeva come iniziare. Lei si sentì prendere per i fianchi e girare, la mise piegata sul letto, le tirò su la camicia fino alla schiena lasciandole scoperto il sedere . “Mario, cosa fai?” , lui si abbassò all’altezza del suo sesso, sfregò una guancia sul gluteo e con una mano la toccò…un dito, due dita , ad aprirle le labbra. La accarezzava su tutta la fica, lentamente, girava sul clitoride, era senza fiato, era meraviglioso essere blandite in quel modo.
    
    Era come se tutto il mondo fosse concentrato sulla sua passera, sentiva solo quella parte di sé…si stava bagnando velocemente, mosse il bacino a sfregarsi ...
    ... ancora di più sulla mano, le piaceva tantissimo…poi la mano sparì e lei desiderò di più.
    
    Era soddisfatto, si era eccitata, molto bagnata e desiderosa di prenderlo. Lui l’accontentò, senti la punta di qualcosa strusciarsi sui suoi copiosi umori, e lo sentì entrare. Si sentì allargare, riempire.
    
    Si spinse contro, per sentirlo tutto dentro, di più e insieme si mossero dando vita ad una corsa al piacere. Gemevano, lui la teneva per i fianchi e le dava il ritmo, la scopava deciso ma senza fretta. Durò parecchio, lei era in estasi, aveva la passera in fiamme, non riusciva più a resistere, mordendosi le mani trattenne un urlo e venne. Lui continuò un poco e poi con un grugnito si piegò su di lei, le sborrò dentro, felice di non doversi trattenere. Ada sentì il caldo sperma uscire e colarle sulle cosce, ma la cosa la riempì di felicità : voleva dei figli.
    
    Pochi minuti e lui si staccò e se andò di corsa dalla stanza, lasciandola col sedere per aria, stranita ed esterrefatta, soddisfatta ma allo stesso tempo inappagata.
    
    Non poteva restare, scappò e si rifugiò nella sua camera, steso sul letto sereno e svuotato…
    
    I giorni passavano e durante il giorno Mario era preso col lavoro della vigna, la cascina, spesso non rientrava neanche per mangiare fino all’ora di cena, dove mangiava con la moglie e i vari parenti, poi si ritirava. La prima settimana se lo ritrovò tutte le sere in camera e il rituale era lo stesso : mancanza totale di luce, veniva messa alla pecorina e via di ...