La vendetta di daniela
Data: 06/11/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69
... ponendole le mani sotto le natiche.
Voleva trasmetterle quegli insoliti ed indecifrabili brividi di piacere da cui era pervaso e dei quali lei era consapevole di essere soltanto una concausa, vista la situazione.
Subito dopo, la prese per le caviglie e gliele spinse in avanti fino a farle arrivare le ginocchia all’altezza del mento, gliele divaricò al massimo dell’apertura possibile e glielo introdusse fino alla radice, con una determinazione tale da risultare quasi violenta.
Daniela osservava soddisfatta con espressione lasciva. Ad un tratto ebbe un lampo sinistro e disse: “Ora fatemi un po’ di posto, mi tolgo questo cazzo finto e passo alle cose serie: vi sistemo tutti e due”. Loro acconsentirono immediatamente e lei si posizionò dietro, con lui ancora sopra e dentro l’amante.
Iniziò così a leccare il buco dell’ano del marito e poi il suo pene che entrava ed usciva dalla vagina dell’ospite, bagnata all’inverosimile. Sentiva in contemporanea il contatto ed il sapore di un uomo e di una donna e questo la eccitava da morire, anche perché fino a mezzora prima una cosa simile non l’aveva mai nemmeno pensata, figuriamoci messa in atto.
Ormai priva di freni inibitori ed in preda ad un raptus, indirizzò con frenesia due dita ad indugiare sul clitoride, per prolungarsi quegli intensissimi –e veramente inattesi- momenti di piacere misto a dolore. Stranezze della vita.
All’improvviso, quando era tutto ben umettato a dovere, riprese il dildo e con mossa fulminea lo ...
... infilò senza troppi complimenti fra le natiche del marito, che cacciò un urlo spaventoso.
“Zitto e godi, figlio di puttana, il peggio è passato: è entrato tutto. Vedrai, da adesso in poi, sentirai solo piacere, te lo dico per esperienza”.
In effetti Vincenzo proseguì con una foga sconosciuta persino a sé stesso, dando oltretutto dei poderosi colpi all’indietro: gradiva, sembrava appena caduto un tabù.
Era davvero un contesto inebriante e perverso… e forse avrebbe aperto la strada a piaceri futuri.
“L’estranea” ebbe degli orgasmi in sequenza ed era ormai esausta, lui era prossimo alla meta:
Daniela pensò così di utilizzare quell’ultimo scampolo di tempo a suo favore.
Scansò senza troppi complimenti la “rivale” e, salendo in ginocchio sopra di lui, tornato di nuovo supino, si introdusse il pene, quello vero stavolta, nella vagina.
Praticamente un cambio della guardia, perché invitò l’altra a prendere posto sopra la faccia dell’uomo, ma rivolta verso di lei, in maniera che lui potesse leccargliela da sotto, soddisfacendo contemporaneamente entrambe.
Voleva anche assaggiarla, quell’intrusa che la guardava negli occhi, quasi implorante: sembrava porgerle quelle belle labbra rosse e carnose, come a farsi perdonare.
Così, mentre cavalcava furiosamente il suo uomo, protrasse le braccia in avanti e la attirò a sé, palpandola ovunque fosse possibile ed infilandole successivamente la lingua in bocca con grande voluttà, ricambiata con altrettanto trasporto misto ...