1. Miscela elettrizzante


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... all�interno dell�edificio che sorvegliava. Questo era il momento adatto, adesso o mai più ripetei verso me stesso, perché fulmineo come un gatto mi portai sotto il tuo balcone, visto che non saprei neanche dire come, giacché con inaspettate e insospettabili risorse atletiche mi ritrovai un attimo dopo aggrappato alla ringhiera. Con un altro balzo felino fui finalmente davanti alla tua finestra, in quell�attimo mi resi conto con grande sollievo che probabilmente a causa dell�insopportabile caldo estivo tu l�avevi lasciata socchiusa, io subito mi nascosi rannicchiandomi nel buio così da sottrarmi a sguardi inopportuni.Tu, esausta, avevi già spento la luce e dormivi profondamente distesa sul fianco destro, mentre un tiepido chiarore lunare penetrava dalle tende trasparenti, giungendo a illuminare la pelle liscia e vellutata della tua spalla sinistra e del tuo braccio gelosamente attaccato al cuscino. A parte il tuo viso e i lunghi capelli disciolti, quelle erano le uniche parti del tuo corpo non ricoperte dal leggero lenzuolo di lino bianco, al di sotto del quale però s�intuiva il flessuoso profilo delle tue provocanti forme, però con un�eccitazione che cresceva al ritmo accelerato dei battiti del mio cuore, io volli però ripensarti tutta nuda sotto quel lenzuolo, successivamente guidato dal profumo inconfondibile della tua pelle io m�avvicinai silenziosamente al tuo letto, sollevai il tuo braccio scoperto e lo lasciai ricadere di fianco: nessun movimento, poiché sembravi ...
    ... veramente immersa in quelli che mi piaceva immaginare fossero sogni erotici. Io afferrai un lembo del lenzuolo ai piedi del letto e cominciai a tirarlo via lentamente cercando d�assaporare ogni centimetro del tuo corpo che altrettanto lentamente veniva allo scoperto: il paesaggio che iniziava a delinearsi sotto i miei attoniti occhi superava di gran lunga quanto avevo poco prima immaginato. I tuoi seni prosperosi furono i primi a mostrarsi, dominati da due morbidi capezzoli non ancora sbocciati, poi con una linea che curvava dolcemente ecco apparire l�ampia vallata dei tuoi fianchi cui facevano seguito le sode cosce, le ginocchia scolpite e i polpacci ben levigati fino a giungere ai piedi. Direi divini, inferiori per la perfezione solamente alle tue mani, dalle lunghe dita sinuose ideali per una pianista, ma anche per quella dispensatrice di piacere quale in quel momento la mia fantasia ti dipingeva. Non appena mi ripresi dalla contemplazione estatica del tuo corpo, io m�accorsi però che non eri completamente nuda, ma portavi delle mutandine sottili, quasi un tanga di cui vedevo la parte anteriore da cui fuoriuscivano dei ciuffi di peli bruni e ricciuti.In quell�istante io non potei fare a meno d�assaporare quale impenetrabile e profonda caverna essi coprissero, in tal modo quella momentanea estasi si era nuovamente trasformata in quell�incalzante eccitazione che non m�avrebbe più abbandonato. Con la coda dell�occhio vidi poggiati su d�una sedia ai piedi del letto dei lunghi ...
«1234...7»