1. Svergination (1)


    Data: 29/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... raggiunto proporzioni gigantesche, soprattutto quanto a spessore. D’un tratto, Faruk esce da me e mi sento improvvisamente vuoto. Il fratello maggiore si sottrae alle mie fauci e, rapido, mi gira intorno e si posizione alle mie terga, prendendo il posto dell’altro stallone. Questo, dal canto suo, mi viene davanti ed è a questo punto che la libidine prende il sopravvento.
    
    La visione del cazzo di Faruk, di quei trenta centimetri lucidi di saliva e dei miei umori anali, mi manda in visibilio. Con una mano lo impugno e me lo infilo in bocca, proprio quando Ahmed mi squarta col suo enorme arnese.
    
    Sputo il randello che sto succhiando e mormoro: “E’… troppo… grosso…!”.
    
    “Ricordi, amore? Non è mai troppo grosso!”, mi sussurra Enrico all’orecchio. Questo è il nostro tormentone, ma stavolta devo smentirlo: il palo di Ahmed è davvero molto grosso! Non sto dicendo che non riesco a prenderlo, ma la reazione del mio corpo è sconvolgente. Dal bassoventre parte una spinta che mi fa aprire ancora di più, così permettendo allo stallone di penetrarmi meglio. Il cazzo preme contro le pareti interne dell’ano e mi sento lacerare, anche perché Ahmed non smette di affondare e di introdurre altri centimetri di carne nel mio canale.
    
    “È grosso… è grosso…!”, continuo a blaterare, ma nessuno mi dà retta. Poi, con la coda dell’occhio vedo Enrico chinarsi sulle mie terga e subito dopo sento la sua saliva colarmi nel solco: mi sta lubrificando per agevolare la penetrazione. Con le dita spalma ...
    ... bene la sua bava e mi accarezza per farmi rilassare. Faruk mi porge il suo arnese ed io abbocco come un pesce all’amo.
    
    Tanta abbondanza di cazzi e tutte le attenzioni che i tre stalloni mi stanno riservando non possono che portarmi al piacere estremo. E infatti, un’improvvisa contrazione dei muscoli anali pare voler strozzare la mazza di Ahmed. In realtà, non gli faccio neanche il solletico, tanto è duro quel bastone di carne. Solo io sento gli spasmi che mi scuotono dentro, mentre lui continua a fottermi senza accorgersi di quello che mi sta accadendo.
    
    “Sì, godi, amore!”, mi sussurra Enrico, che è l’unico che si rende conto che l’orgasmo anale è ormai sulla strada del non ritorno. Avrà visto la mia schiena sussultare o forse ha sentito le contrazioni al mio anellino mentre me lo accarezzava. D’altronde, lui sa benissimo che una eccessiva dilatazione del culo mi provoca istantaneamente questa reazione.
    
    Poi, tutto precipita. Saranno state le paroline affettuose del mio boy, sarà stato l’enorme randello che mi squassa lo sfintere, comunque sia le convulsioni si susseguono una dopo l’altra senza sosta e ad intervalli sempre più stretti.
    
    “MMM!... MMMMMMMMM!... MMMMMMMMMMMMMMM!!!”, mugolo ogni volta che ne arriva una, finché l’ultima, la più potente e la più lunga, mi fa diventare un tronco di legno. La vista si annebbia e la mia bocca si schiude lasciando scivolare fuori il palo di Faruk. Sbavo e vado in apnea. Quando riprendo a respirare, le mie membra sembrano dominate ...
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