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Il diario di fabietto 02: ancora una delusione
Data: 30/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo
Ecco la seconda parte sulle vicende riguardanti Fabietto, il mio attuale fidanzato. Ricordo che le storie raccontate in questa saga sono un mix tra la realtà del suo passato e un pò di farina del mio sacco per renderle più interessanti, anche se poi la base è quella vera. La breve storia di un mese con Jacopo mi aveva lasciato molti strascichi. Stavo male, mi mancava quel bellissimo rapporto che avevamo costruito durante la nostra estate insieme e mi mancavano quei meravigliosi momenti di intimità che trascorrevamo tutti i pomeriggi a casa mia. Quantomeno questa vicenda mi aveva aiutato a capire meglio il mio orientamento sessuale, anche se rimanevo ancora confuso. I maschi mi attraevano e questo ormai lo potevo assodare, ma ancora non capivo quali fossero le mie sensazioni verso le ragazze. I racconti degli amici che avevano fatto le prime esplorazioni di figa mi incuriosivano mentre dai video porno captavo il fatto di guardare maggiormente i maschi ma di non escludere un'esperienza etero. Intanto i mesi passavano senza che accadesse niente di rilevante se non un aumento dei miei pomeriggi a casa da solo a masturbarmi di fronte al pc. Arrivavo a farmene anche 4-5 al giorno, era diventato il mio passatempo preferito con il quale riuscivo a sfogare le mie voglie represse. Spesso rimanevo sorpreso di me stesso a pensare a come avevo trovato il coraggio di baciare Jacopo qualche mese prima e mi sembrava un qualcosa di assurdo. Tra seghe, sogni, dubbi e invaghimenti vari, ...
... arrivò l'estate successiva, quella dei miei 14 anni. Solito chalet, soliti amici, solite sfide a calcio sulla sabbia. A volte c'era anche Jacopo, le prime volte mi faceva effetto ma la sua eccessiva freddezza nei miei confronti mi aiutò a dimenticarlo più in fretta e a riuscire ad ignorarlo a mia volta. Intanto, continuando a mostrarmi sempre molto affidabile nei confronti dei miei genitori, aumentava anche la fiducia che loro avevano di me e quindi la mia libertà, che mi permetteva di fare un po' più tardi la sera e di passare tantissimo tempo con gli amici. La maggior parte della nostra estate, neanche a dirlo, lo trascorrevamo proprio al nostro chalet, frequentando da molte altre comitive, tra cui quella di alcuni ragazzi del paese più grandi di me. Li conoscevo di vista, andando al mare lì da tanti anni anche loro, ma non avevo un vero rapporto se non qualche partitella sulla sabbia che feci assieme a loro quando avevano bisogno di una persona per fare numero. Tra di loro c'era un ragazzo di nome Lorenzo: aveva 9 anni più di me, quindi 23 all'epoca ed era un po' il leader della comitiva. Tutti lo rispettavano, tutti ascoltavano le sue proposte. Era bassetto, diciamo appena sopra all'1.70, magro, riccio e moro con dei bei occhi neri e un po' di barbetta. Nel complesso dimostrava meno di quello che aveva, diciamo sui 18 anni e io iniziai a provare una forte attrazione nei suoi confronti. Mi piaceva la sua autorità, il suo carisma, la sua sicurezza e soprattutto mi piaceva ...