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Il diario di fabietto 02: ancora una delusione
Data: 30/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo
... bene, senza sentirmi costretto a bere o fumare. Per la prima volta avevo avuto il permesso di passare tutta la nottata in spiaggia da parte dei miei genitori e la cosa mi rendeva orgoglioso e mi faceva sentire più grande di quello che effettivamente ero. La festa che avevamo organizzato in spiaggia andò avanti piuttosto bene fino alle 3-4 del mattino, quando improvvisamente calò la noia e la stanchezza sulla comitiva. Molti si erano addormentati, altri erano ubriachi, alcuni semplicemente stufi. Io, che non avevo intenzione di bere o fare altro, decisi di farmi una passeggiata con l'intento di raggiungere un altro gruppo di amici che stava trascorrendo la nottata qualche chalet più avanti. Al ritorno stavo passando tra gli ombrelloni di uno chalet completamente deserto quando vidi una coppia che stava facendo sesso. Inizialmente non riconobbi nessuno dei due, pensai di passare rapidamente senza attirare attenzione e cercando di non disturbare. Però, non appena mi avvicinai, notai subito che si trattava di Lorenzo e della ragazza. Lui era dietro e se la stava montando a pecora mentre lei ansimava. Ancora una volta mi bloccai, completamente preso da lui e da quello che stavo vedendo. Lorenzo era nel pieno del suo vigore, ricco di iniziativa e di baldanza e mi piacque da morire. Rimasi pietrificato a osservarlo e lui notò la mia presenza e mi invitò, a mo di battuta, a rimanere a guardarli. La stessa ragazza, che era ansimante, mi regalò un sorriso. Quella situazione mi ...
... intrigò al punto tale che iniziai, per la prima volta, a coltivare la mia fortissima passione per il voyerismo. Non sono uno che ama farsi guardare e nemmeno spiare le coppie di sconosciuti mentre impazzisco dall'idea che la persona che mi interessa, che amo o che mi eccita si scopi qualcuno dinanzi al mio sguardo. Per la prima volta scoprì queste sensazioni nuove e ne rimasi estasiato. Inconsciamente portai la mano sul pacco e iniziai a strusciare, arrivando al bottone dei jeans, che slacciai. Solo a quel punto tornai in me e mi resi conto dell'anomalia di ciò che stavo facendo, per cui mi ricomposi e scappai via nonostante Lorenzo mi invitò nuovamente a restare. Ormai mi ero esposto in maniera fin troppo chiara e la cosa gli era arrivata forte e decisa. Così qualche sera dopo, quando ormai il paese si stava svuotando dopo il Ferragosto e mi trovavo attorno sempre le solite facce che vedevo tutto l'anno, arrivò finalmente la svolta. Mi trovavo seduto al tavolo con i miei amici. Indossavo un cappellino blu quella sera, lo ricordo ancora come fosse oggi. Improvvisamente Lorenzo si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio di andare in bagno. Inizialmente pensai di ignorare il suo invito ma poi mi feci trasportare dal momento e lo raggiunsi. Mi aspettava fuori e mi disse che ci saremmo visti una mezzora dopo in uno chalet più a sud, uno di quelli più deserti e tranquilli e mi specificò di andare da solo. Avevo il cuore che mi scoppiava ma anche troppa voglia di vedere cosa sarebbe ...