1. Il diario di fabietto 02: ancora una delusione


    Data: 30/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo

    ... lui. Non riuscivo a smettere di guardarlo, era più forte di me. Quando lui si accorgeva e incrociavamo gli sguardi, cercavo buffamente di focalizzarmi su altro per non farmi scoprire. Ma evidentemente fu inutile perché tra di noi iniziò un simpatico e segreto gioco di sorrisi e sbirciate che non fece altro che illudermi ancora di più e farmi crescere la mania che avevo nei suoi confronti. A casa mi segavo come un matto, completamente nudo guardando le sue foto e ansimando il suo nome nell'immaginazione che mi cavalcasse, mi scopasse e si prendesse la mia verginità. Notai anche che spesso e volentieri iniziava a farsi il bagno con lo slip, facendo in modo che io lo notassi. Le sue provocazioni mi stavano letteralmente facendo perdere la testa quando una sera lo vidi in compagnia di una ragazza e scoprì che era felicemente fidanzato da un po' di tempo. La delusione fu enorme tanto che per alcuni giorni non mi feci vedere allo chalet e anche al mio ritorno evitai in tutti i modi i contatti con lui, ignorando i suoi sguardi e i suoi sorrisi e cercando di non incrociarlo. Una sera, mentre eravamo seduti in spiaggia a parlare e ridere tra amici, mi accorsi di dover andare in bagno. Mi alzai e mi incamminai verso lo chalet, decidendo di tagliare il percorso passando tra le cabine. Proprio durante questo transito, mi trovai di fronte a Lorenzo col pisello in mano che stava facendo pipì tra due cabine della spiaggia. Era la prima volta che gli vedevo il cazzo e rimasi pietrificato. ...
    ... Era piuttosto piccolo ma non mi importava niente, era il cazzo che bramavo da inizio estate e per la prima volta era là, di fronte ai miei occhi. Lorenzo si accorse immediatamente della mia presenza, mi sorrise e iniziò a sgrullarselo in modo da provocarmi ancora di più. La scena durò alcuni secondi, durante i quali io sentì crescere una fortissima erezione. Imbarazzato per quel momento e per la mia reazione fin troppo spontanea, anticipai qualsiasi sua parola o gesto e scappai via, andandomi a chiudere nel bagno degli uomini. Confuso e eccitato, mi tirai giù i jeans fino alle caviglie e iniziai segarmi il cazzo a tutta forza. Chiusi gli occhi e iniziai a pensare a quello che avevo visto, fantasticando del fatto che, anziché fuggire, avessi trovato il coraggio per agire e mi fossi inginocchiato a succhiarglielo. Il pensiero era talmente arrapante che sborrai quasi subito, mi concessi un paio di gemiti un po' soffocati e poi sparai tutta la mia sborra sul lurido pavimento del bagno. Qualche giorno dopo giunse il Ferragosto: per me non era una data particolarmente felice, visto che esattamente un anno prima Jacopo aveva abusato di me e del mio amore per l'ultima volta prima di allontanarsi improvvisamente. Tuttavia ero deciso solo e soltanto a svagarmi e divertirmi assieme ai miei amici. Sono sempre stato un ragazzo tranquillo, che non ha mai avuto bisogno di sballi o vizi per divertirmi e anche in quell'occasione mi bastava passare del tempo assieme alle persone a cui volevo ...
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