Adesso basta!
Data: 06/11/2017,
Categorie:
Comici
Autore: Fenice1967, Fonte: EroticiRacconti
... cazzi spianati ... magari ci fanno anche partecipare!". Così i due amici cominciarono a rimuginare e a fantasticare su di una possibile orgia a quattro. Chissà, si dissero, magari tutto questo esibizionismo da parte di entrambi era finalizzato a smuovere la loro attenzione. Passò il fine settimana e fu di nuovo lunedì. Rossano e quella gran baldracca di Vanna tornarono dal week-end che avevano trascorso nella casa al mare di lei, a scopare come ricci ovviamente. Appena arrivati non persero tempo a salutare nessuno degli altri due inquilini e si chiusero in quello che oramai era da tutti definito come "lo scannatoio", con l'intenzione di darci dentro per tutto il pomeriggio. Rossano, però, era claustrofobico e non chiudeva mai a chiave la porta della sua camera. Pino e Mauro ovviamente lo sapevano e se non avevano, fino ad allora, fatto irruzione all'interno, era semplicemente perché conservavano ancora intatto un briciolo di dignità; ma ora tutto stava per cambiare. Rossano non fece a tempo a chiudere la porta dietro di lui, che quella zoccola di Vanna gli appoggiò con forza una mano sulla patta dei pantaloni. Poi si tirò sulle punte dei piedi e lo abbracciò, ficcandogli tutta la lingua in bocca. Il suo fidanzato, vista l'intensa attività sessuale a cui era sottoposto, stava andando avanti a forza di zabajoni, cioccolata e vitamine varie; quella continua spremitura di cazzo e di palle, al quale era costantemente sottoposto da lei, gli aveva per giunta procurato due belle ...
... occhiaie che lo facevano assomigliare ad un panda. Comunque lui teneva "duro". A quella vigorosa raspata di cazzo, lui rispose con una repentina erezione; così la prese di peso e la scaraventò sul letto. Si spogliarono e, in men che non si dica, erano già pronti per la scopata. Vanna, sdraiata sul letto a gambe spalancate, si masturbava la fica con le dita, facendogli segno di venire immediatamente da lei. Lui non se lo fece ripetere due volte e ficcò la sua testa tra le sue cosce. Era bravo con la lingua e prese a leccare quegli umori vaginali che colavano abbondantemente da quella vulva già bella che dilatata. La ragazza, naturalmente, incominciò a mugolare e a biascicare oscenità, prima con voce bassa e poi a volume sempre più alto. "Siiiiiii .... cazzo, lecca ... lecca. Ahhh!!! Sono la tua troia!!!", diceva lei, perdendo tutti i freni inibitori. Poi cambiò posizione, mettendosi sopra di lui in modo da fare un bel 69. Gli stampò la fregna fradicia sul viso affinché proseguisse con la leccata, mentre lei si occupava di succhiare il suo cazzo, divenuto duro come il granito. Ora, dico io, uno penserà: "Essendo lei impegnata in una pompa di tal fatta, avrà smesso di far casino!". E invece no! non so dirvi come, ma pare che anche in quella posizione riuscisse ugualmente a guaire come una cagna in calore, facendosi sentire da tutti. Dopo un po' di quel pompino imperiale chiese - sempre ad alta voce - a Rossano di essere scopata nella fica a pecora. "Dai ... dai, cazzo, dai ... ...