1. L'annuncio del nonno


    Data: 03/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontando

    Mio nonno ci aveva convocati nella sua casa di campagna. Tutti noi presagimmo il peggio. Un vecchietto di settant’anni che vuole i suoi tre figli a raccolta con i rispettivi coniugi e prole, non è mai buon segno. Tutti noi pensammo che ci avrebbe dato qualche brutta notizia. L’unica nota positiva era data dal fatto che avrei rivisto i miei cugini: le tre figlie di zia Anna e, soprattutto, l’unico figlio di zia Gina, Matteo. Con lui avevo passato le estati più belle della mia vita e avevo cominciato ad esplorare le frontiere sconosciute del sesso. Era qualche anno più grande di me ed essendo - da buon adolescente - in piena esplosione ormonale, mi usava come “cavia” su cui esercitarsi per le miriadi di donne che in futuro avrebbe avuto. A dire il vero non è che avessimo fatto un granchè. Si era fatto segare (ricordo un cazzo bello grosso, almeno così mi sembrava all’epoca), qualche bacetto sulla cappella e solo l’ultima estate prima del litigio dei nostri genitori, mi aveva più volte strofinato la sua grossa nerchia tra le chiappette oppure, mettendosi sopra di me, aveva infilato i suo bastone tra le mie cosce simulando una scopata; ovviamente con relativa sborrata. Solo una volta, a sua insaputa, provai ad assaggiare lo sperma che colava tra le mie gambe. Fu allora che mi innamorai del sapore del nettare degli uomini. Purtroppo, alla morte di mia nonna, ci furono seri litigi per questione di successione (che palle) e quindi addio estati dal nonno.
    
    Col tempo le divergenze ...
    ... si sono appianate ed eccoci qui, chiamati dal capofamiglia, pronti a ricevere, forse, una triste notizia.
    
    Sono passati tanti anni, io frequento il primo anno di università e so che Giovanni si è sposato, ha un figlio di 3 anni e la moglie è in dolce attesa. “Chissà come sarà cambiato, chissà se ci sarà imbarazzo tra di noi”.
    
    Tra questi mille pensieri arrivò il giorno dell’incontro. Il nonno ci comunicò che Giovanni sarebbe arrivato dopo pranzo e da solo in quanto la moglie non era in grado di affrontare un viaggio. L’idea di averlo da solo stuzzicò le mie fantasie più oscene, represse poi dalla razionalità: “era solo un ragazzino che voleva svuotarsi le palle, forse neanche si ricorda dei piccoli momenti passati”. Il seguito dimostra che avevo torto.
    
    A tavola ridevamo e scherzavamo, quasi per esorcizzare l’ansia per la notizia che, di lì a poco, il nonno ci avrebbe dato. Ed infatti, ad un suo cenno, calò il silenzio totale e nessuno ebbe il coraggio di guardarlo dritto in viso.
    
    «Mi sposo, figli cari e nipoti adorati, ho trovato una donna di 50 anni, stiamo insieme da due anni e abbiamo deciso di sposarci». In una famiglia normale una simile notizia avrebbe scatenato un putiferio di proteste, mosse dai soliti pregiudizi sulle giovani donne arriviste e approfittatrici. Ma il sollievo generale portò in secondo piano questi particolari (solo per il momento) e tutti brindammo alla salute della nuova coppia.
    
    Alle tre in punto, appesantito dal sostanzioso pasto, decisi ...
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