Donatella cap.8 - Le telefonate con Gabriella
Data: 05/12/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti
... accovacciata sulla mia faccia ed io le davo delle grandi leccate”. Mentre raccontavo questi ultimi particolari, sentii ansimare dall'altro lato del telefono. Gabriella era in silenzio, mi ascoltava e si toccava allo stesso tempo. Scesi nei particolari, per il puro gusto di farla eccitare e di farla godere. Le spiegai come sua madre si trastullasse i capezzoli mentre, seduta sul mio volto la leccavo e come poi si infoiò quando, dopo aver goduto una prima volta, si sedette su di e scopammo lì in terra, sul pavimento del bagno. “Le sue ginocchia sfregavano sul pavimento ed una delle sue autoreggenti si smagliò, ma lei non se ne preoccupò e continuò a chiedermi di spingere forte. Oggi tua madre era davvero in calore!!! Ehi, ma ci sei?!?!?”. “Continua.... Mmmmhh...... continua!”, mi disse. Le raccontai di quanto fosse calda e di come il suo sesso bruciasse e poi le raccontai di come fosse finito quel momento erotico. Dal pavimento ci eravamo alzati ed avevo chiesto a Donatella di poggiare le mani sulla lavatrice, poi mi ero posizionato dietro di lei ed ero entrato nel suo corpo, poggiandole le mani sui fianchi. “A tua madre piace esser presa da dietro, su questo non c'è alcun dubbio”, le dissi proseguendo nel racconto “Si è poggiata con i gomiti sulla lavatrice e poi ha sollevato un piede poggiandolo sul bidet. Quello mi ha consentito di entrare ancor di più dentro di lei e pochi attimi dopo ho goduto”. “Mmmmhh…..mmmmhhh….Oooohhh…dimmi come hai goduto, dimmelo!!!” la sentii ...
... mugugnare e restai in silenzio, ascoltando il suo respiro che divenne sempre più affannato. Tra un mugugno e l’altro mi ordinò di finire il mio racconto ed io lo feci. Le dissi che sua madre aveva conseguito un nuovo orgasmo e che quindi ero uscito dal suo corpo e le avevo chiesto di farmi venire con la bocca. Gabriella si era inginocchiata davanti a me, si era spostata i capelli dietro alle orecchie ed aveva preso il mio cazzo in bocca. Non ci era voluto molto, né per il mio orgasmo né per raccontare questo a Gabriella. “Oh mio Dio!”, disse mentre le raccontai di sua madre che si fece riempire la gola del mio seme. A quel punto mi fermai tenendo il telefono incollato all’orecchio ed ascoltai il suo orgasmo, forte ed imperioso. Durò almeno un minuto e mezzo, nel mezzo del quale mi eccitai, immaginandola mentre, seduta nella sua auto in un parcheggio, stava godendo copiosamente. “Cazzo, che orgasmo!”, disse quando ebbe finito. “Tutto ok?”. “Sì. Le tue storie con mia madre riescono ad eccitarmi un sacco”. “Vedo”, le dissi. “Se fossi qui con me in questo momento non esiterei a salire a cavalcioni sopra di te. Sono tutta bagnata ed avrei proprio voglia di una sana scopata”. “Purtroppo non sono lì con te”, le dissi con un tono tra lo spiaciuto ed il sollevato. “Non so se prenderti sul serio”, mi rispose Gabriella “Comunque non mi interessa la storia che ho con te. Mi interessate insieme tu e mia madre. Per quanto riguarda la mia soddisfazione, stasera esco con un ragazzo. Spero che ci ...