1. Transinferno


    Data: 06/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Trans Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte

    ... la tenda appiccicosa, un lavandino scuro e basso, uno specchio dinanzi al lavandino e la lavatrice dietro la porta. La lavatrice era piccola e vecchia, mezza arrugginita ma funzionante. Imbarcava solo 3kg, quindi dovevo fare più lavaggi al giorno, almeno due perché Cassio, almeno su questo era precisa, teneva la sua camera pulitissima e non voleva che c�entrassi. Infatti dovevo pulire tutto il resto mentre la sua camera restava inviolabile. Ogni giorno c�erano almeno due paia di lenzuoli da lavare. Erano tutte macchiate di sperma e bava quindi dovevo pretrattare con uno smacchiatore. Poi reggiseno, mutande, calze e tutto il resto.Il primo giorno fu duro. Impiegai una sera intera a sgrassare il piatto doccia, a disincrostare il cesso e pulire il lavandino.Inoltre, quando mi piegavo, il culo mi bruciava più del solito mentre Cassio, che ogni tanto veniva per buttarmi un�occhiata, mi guardava con espressione contenta, quasi dolce.La mattina del terzo giorno, finito di pulire il pavimento del bagno con un vecchio scopettone e uno straccio, Cassio venne a prendermi e, tenendomi per un braccio, mi spedì in camera chiudendomi dentro.Passai lì l�intero pomeriggio, senza cibo né acqua.Lessi un po�, quindi mi ritrovai d�improvviso col cazzo duro. Non capivo da cosa fosse causato. Mi incazzai con me stesso, cercai a lungo finché trovai un vecchio manico di spazzolone spezzato nascosto dietro il letto.Decisi che, quella sera, dopo l�ultimo cliente, avrei affrontato la mia aguzzina e, ...
    ... usando il bastone, avrei ottenuto vendetta.Venne la sera e, col cuore a mille, attesi che venisse ad aprirmi. Lo fece verso le 21.00; però, al contrario di quanto pensassi, non aprì la porta ma, dopo aver girato la chiave nella toppa, tornò nella sua stanza.Aspettai qualche minuto indeciso, quindi afferrai l�arma, spalancai l�anta e mi recai da lei.Appena mi vide armato, era seduta su una vecchia poltrona davanti la tv al plasma da 50 pollici, la sua espressione si incupì.Era vestita da troia, con un body rosso di pizzo che debordava sulle tette, una culotte di vinile, calze a rete rovinate, e stivali lucidi.Mi accorsi che, dinanzi quello sguardo deciso, davanti il volto leggermente mascolino, ora arcigno, che mi fissava con cattiveria, rimasi impietrito stringendo il bastone in mano.�che vuoi?� chiese calma ma decisa.Tentennai per prendere coraggio.�dammi il mio telefono.��quale telefono?� chiese lei toccandosi il cazzo dentro al body. Sembrava fosse barzotto.�il cellulare.� aggiunsi prendendo coraggio.Lei allungò la mano dentro una borsa di pelle firmata sullo scrittoio vicino la poltrona, quindi mi mostrò l�apparecchio e, intanto, scostò il body di lato, vicino l�inguine, mostrandomi il cazzo che cresceva sempre più.La mia volontà fece acqua. Non so se fu lo sguardo a immobilizzarmi, la paura delle sevizie, o forse il suo bastone di carne che sorgeva dal basso divenendo sempre più grosso e turgido. Restai come ipnotizzato dalla cappella che assumeva quella strana forma simile ...
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