sogni hard
Data: 07/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: nikypoxpox, Fonte: RaccontiMilu
... porta della lussuria ed entra in me con violenza. Sento il brivido del dolore, soffocato dal piacere delle sue spinte vigorose. Mi sento prigione e prigioniera, custode e vittima. Avvolgo il suo duro potere con i muscoli delle pareti della mia grotta. Ad ogni suo affondo offro la reazione del mio ventre. Lo sento, dentro, fino in fondo alle sue paure. Mi abbandono al mio piacere che lui avverte, così che le spinte sono ora furiose e sempre più rapide. Godo, lo sento e lo ringrazio. Ma appena il mio piacere scivola verso la perdizione, esce da me. Si punta contro il mio culo. Sono così bagnata ed il suo cazzo così duro che entrare è facile. Ma il suo essere animale non tiene conto di nulla. Affonda in me il suo arnese, così come il guerriero affonda la spada nel cuore del nemico. Lo spinge con forza fino in fondo, fino a quando i nostri corpi diventano uno solo. Dentro di me, rabbioso come un animale affamato, violento come una tempesta estiva. Non vuole il piacere e neppure il suo, vuole il dominio sulla mia carne.Spinge e sussulta, ansima e urla come un mandriano solitario. Mi sento spezzare in due ad ogni affondo, ma il piacere che mi sta dando ha un sapore quasi sconosciuto. Mi fa godere, vuole farmi godere come una cagna in calore. Lo assecondo, lascio sia lui il mio padrone ed io la sua scrofa. Un gemito accompagna il mio orgasmo. Un gemito che ha l'effetto di una ferita per la bestia feroce. Esce da me, Mi solleva tirandomi per i capelli e mi ordina di aprire la ...
... bocca. Adoro essere la sua schiava e la mia bocca è vogliosa di sentire il calore del suo nettare. Lui afferra il cazzo sempre più pulsante e si masturba con violenza, sbattendomelo sulla bocca e sulle gote. Rovescia leggermente il capo, quindi con un urlo di battaglia rovescia sul mio viso, sulle mie labbra e dentro la mia bocca, una copiosa ondata di godimento. La sua essenza si rovescia dentro la mia bocca con la violenza delle cascate alpine. Miele che esce a fiotti dalla fessura sulla sommità della sua vita. Vuole che beva e che succhi, che lecchi e che ingoi. Adoro assecondare questo maschio pulsante e adoro sentire il suo cazzo pulsare sulle mie labbra. Non voglio perdere neppure una goccia della sua vita. Si abbandona sul mio giaciglio, ma io non abbandono il suo uccello. Continuo a succhiare e leccare fino a quando m'implora di smettere, implorazione che non ascolto. Alla fine lo libero, lasciando che il sonno vegli sui suoi pensieri. Resto con lui, fino a quando vedo la sua mente entrare in un mondo diverso. Il mondo fatto di rumori e d'odori dell'officina. Lo vedo mentre armeggia su un meccanismo a me sconosciuto. è tempo che vada, raccolgo i miei veli ed abbandono la sua notte. Ormai è mattino, per lui e per Camilla.Come sono diversi, così distanti e così belli. Forse un giorno si sposerannoe dimenticheranno i giorni in cui la vita aveva un sapore meno amaro.Teresa mi ha chiamato mille volte questa notte. Si è coricata sperando che andassi ...