1. Segretario particolare


    Data: 07/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... ottenere un posto nell’alta società e vivevano agiatamente con i suoi alimenti, senza altri meriti se non quelli di saperla dare bene. Cosa nella quale le donne sono maestre ed in cui gli uomini ci cascano come fessi. Niente figli.
    
    Per Luca era una tortura continua tanto che alla sera, quando andava a dormire, si sentiva ancora immerso in quel profumo, come se fosse ancora accanto a lui, e fantasticava di farci sesso, finendo inevitabilmente con una sega colossale. E la mattina dopo andava al lavoro e si comportava come se nulla fosse. Quale unico sfogo, nei fine-settimana si poteva permettere di andare sempre in un certo pub gay dove, nei camerini, si poteva sfogare a farsi sfondare da quanti più maschi possibili ma godeva solamente se pensava di farlo col capo. Ormai gli era entrato in testa (ma non altrove, purtroppo).
    
    I mesi di prova stavano per terminare e Luca era sempre più in apprensione. Il lavoro era buono, lo stipendio altrettanto ed aveva paura di essere rifiutato per qualche motivo. Si sarebbe trovato di nuovo disoccupato. I tre mesi passarono ed un giorno in più, un altro in più, un altro ancora e nessuno gli diceva niente in proposito, né il presidente, né la segretaria, né nessun altro e lui non capiva perché. Qualche giorno dopo però era solo col capo nel suo studio e questo gli disse che doveva fargli un discorso. Telefonò alla segretaria e le disse di non disturbarlo in nessun modo fino al suo contrordine. Luca aveva il cuore in gola. Cosa voleva ...
    ... dirgli di tanto segreto. Doveva riguardare certamente la sua permanenza o meno nell’azienda.
    
    “Caro Luca – esordì – In questo periodo di prova ti sei dimostrato molto abile ed hai dimostrato di essere veramente adatto a questo lavoro, però…”
    
    Oddio, c’era un ‘però’.
    
    “…però devo chiederti di fare, se vuoi, anche dell’altro. Solo se vuoi. Questo non posso pretenderlo da te e ti assicuro che, se mi dirai di no, nulla cambierà tra noi. Nutro la più grossa stima di te ed è proprio per questo che mi sento di potermi fidare”.
    
    “Dica pure, signor presidente”. La voce gli tremava un po’.
    
    “Tu sai che sono mesi che ho divorziato dalla mia seconda moglie e sono stanco di troiette che vogliono sbattermela in faccia per diventare la terza. Scusa la sincerità. In questa amministrazione lavorano solo donne e tutte vorrebbero riuscirci ed io le sopporto sempre meno. D’altronde io, parlando da uomo a uomo, ho cercato di allontanare certe pulsioni ma sono arrivato ad un punto che ho bisogno di sfogarmi. Tu mi capisci, vero?” e si toccava il pacco.
    
    Luca deglutì ed annuì.
    
    “Devo confessarti – proseguì – che, oltre che per la tua preparazione, devi scusarmi, ti ho scelto anche perché sei un bel ragazzo. In vita mia non ho mai avuto certi interessi ma, non so perché, tu in qualche modo me li hai fatti venire e…”
    
    Come liberato da un peso e spinto da una forza interiore che non aspettava altro per esprimersi, Luca si alzò dalla sedia, girò attorno alla grande scrivania, si avvicinò al ...
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