1. Mirela, tacchi e piedi - cap.1 (l'approccio)


    Data: 07/12/2019, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... certamente in fretta. Non arriverà nessuno, non temere”, mi rispose ella mentre si inginocchiò sul divano facendomi capire di prenderla dal dietro. Mi posizionai dietro di lei e le poggiai le mani sui fianchi, Entrarle dentro fu semplice. La sua fica sembrava di burro e mi sentii quasi risucchiare. Mirela indossava solo le autoreggenti nere, le scarpe e la gonna arrotolata in vita, nient'altro. Notai le sue tette che sballonzolavano ad ogni colpo che le davo. Sentii l'orgasmo avvicinarsi, ma riuscii a tenere duro. Non volevo che finisse troppo presto e non ero assolutamente certo di riuscire a bissare. Nemmeno ero certo che mi sarebbe stata concessa una replica, quindi andai con la mente a cose poco eccitanti e riuscii ad allontanare il mio momento di godimento. Le tenevo le mani ben salde sui fianchi ed ella teneva a sua volta le mani sullo schienale del divanetto. Quando uscii un attimo per rallentare l'azione, ella mi disse di sedermi sul divano. “Voglio sedermi io sopra di te, adesso...”, mi disse dopo essersi sfilata la gonna, mentre si accingeva a togliersi le scarpe. “Non toglierle, ti prego....”, le dissi. “Perché?”, mi chiese incuriosita fermandosi con le mani sui fianchi. “Amo le scarpe ed i tacchi”, risposi semplicemente. “Oh, oh, oh....”, mi disse Mirela con aria a metà tra il sarcastico e l'ironico “Ho finalmente incontrato nella mia vita un feticista!”. “Abbastanza”, le risposi io sedendomi sul divano, il cazzo già pronto per lei. “Sei uno di quelli che si ...
    ... eccita guardando scarpe e piedi?”. “Sì”, le risposi mentre ella venne verso di me. “Di quelli a cui piace essere calpestato dai tacchi”. “No, quello no. Niente sadomaso o fetish, solo amore per scarpe, calze e piedi”. “E queste ti piacciono?”. “Altrochè!”, le risposi. “E le altre che metto negli altri giorni?”. “Anche quelle ovviamente”, le risposi con sincerità- “Quindi mi osservi? Noti cosa indosso?”, mi chiese salendo a cavalcioni sopra di me e sistemandosi in modo che il cazzo le entrasse direttamente. “Noto tutte le scarpe delle donne e le tue in particolare”. “Fantastico. Mmmhhh....mmmhh....”, mugugnò ella abbassandosi in modo che il mio membro entrasse completamente dentro al suo corpo. Io le poggiai le mani sui fianchi ed ella sulle mie spalle. Le sue tette erano davanti ai miei occhi e ne approfittai per mordicchiarle leggermente un capezzolo. “Ti eccitano le mie scarpe quando mi vedi passare? Mi guardi? Gli presti attenzione?”. “Anche i tuoi piedi”. “Mmmhhh.....fantastico! Ti farò morire da qui in avanti, lo sai?”. “No, ma lo accetto”, le risposi con candida sincerità, lasciando a lei la gestione del ritmo della scopata. Si alzava ed abbassava a suo piacimento, muovendo il bacino alla ricerca di un piacere sempre più completo e pieno. Talvolta si muoveva avanti ed indietro, sfregando il clitoride contro al mio corpo, ma per la maggior parte del tempo faceva su e giù. “Quindi mi stai dicendo che ho trovato due piccioni con una fava?”, mi chiese. “In che senso?”. “Uno che ...
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