Marcello
Data: 08/12/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Edytrav
... umiliarmi, mai.
Fin dall'inizio il suo aspetto mi ricordava qualcuno. Solo dopo diversi round mi è apparso tutto più chiaro ed ho finalmente capito a chi somiglia. Marcello ricorda Marlon Brando. Stessa fisicità, stessa struttura, stesso torace e stesso fascino, adesso avete capito perché ho perso la testa? Intendiamoci, non sto certo parlando di sentimenti, sono consapevole della distanza che c'è tra le cose, piuttosto penso che si tratti di una particolare affinità, forse amicizia o comunque stima, che provo nei suoi confronti.
Tra di noi non c’è nessuna gerarchia ma se chiede è perché vuole e a me questa cosa piace, in cuor mio sono una geisha. L’invisibile linea che ci lega in un rapporto di piacere e sesso (che non è certo alla pari) tra noi è chiara, lui propone ed io, per quanto possibile, accetto. Tanti si atteggiano a chissà chi, lui invece non ostenta nulla, nessun proclamo, mai una parola fuori le righe, lui semplicemente ti scopa senza limiti, eventualmente sei tu che devi porli.
Mi convoca quando lo desidera e tutte le volte faccio anche i salti mortali per accontentarlo, ma lo ammetto, con lui mi piace stare sulla corda. Quando chiede in realtà ordina ed io sono libera di accettare o rifiutare, certo poi ne pago le conseguenze. E' capace di lasciarmi in sospeso per mesi, mi fa morire dal desiderio o semplicemente mi snobba. Non penso di fargli un effetto particolare, gli piace il mio culo, punto. Marcello normalmente mi tocca solo con cazzo, mani e ...
... piedi. L’unica volta che mi ha scopata “gambe in aria” non mi ha quasi mai guardata e quanto gli ho chiesto se baciasse, mi ha risposto (giustamente direi io) che è una cosa troppo intima. Non è tipo da dare l’amicizia ad un profilo come il mio e non ci pensa proprio a lasciarmi un feed. Sa benissimo quanto ci possa tenere ma non gli interessa e poi gli piace tenermi sulle spine, farmi fremere dal desiderio. Io mi guardo bene ad importunarlo con messaggi o conversazioni da femminuccia, se non mi chiama aspetto e la cosa più sconvolgente è che mi va bene così.
Apparentemente scopiamo sempre allo stesso modo. Si spoglia, si mette comodo e me lo lascia gustare per il tempo che voglio, nel mentre mi parla. Di solito accenna a cose che solo a sentirle mettono i brividi. Mentre a bocca piena sono tutta intenta a lavorarglielo lui, ad esempio, mi parla di quella volta che ha infilato nel culo di una signora l’intera mano, mostrandomi l’enorme pugno chiuso. “Vuoi provare?”. Oppure mi propone incontri impossibili con coppie bsx o cose talmente intime da non poter nemmeno riferire.
Normalmente se lo fa lavorare per almeno una ventina di minuti nei quali vado letteralmente in estasi. Ha un cazzo bellissimo, largo e lungo, uno dei più grossi che abbia mai preso. E’ un piacere leccarlo, pomparlo e, poco a poco, bramarlo. Succede proprio così, mi manda in una diversa condizione mentale. Alla fine è sempre lui che si scoccia e dice basta.
La prima cosa che fa è levarmi le scarpe, ...