Pranzo domenicale - Racconti Erotici

Pranzo domenicale

... più prezioso. Mi affondò le unghie nella carne ma riuscii ugualmente a sfilare il pene dalla sua vagina e a schizzare il mio seme su quel bellissimo corpo formoso. I miei fiotti raggiunsero i suoi capezzoli, le coprirono l'ombelico, disegnarono strane forme intorno al ciuffo di peli che copriva il suo monte di Venere.

Quasi contemporaneamente la mano di Giulia regalava al cazzo di Diego la liberazione dell'orgasmo. I fiotti del suo sperma inondarono la sua stessa pancia e lui lanciava un grido ad ogni goccia che lo colpiva sul baby-doll che ancora indossava.

Per concludere in bellezza anche Giulia, stimolata dallo strap-on diede l'ultimo colpo al culo di Diego e si sciolse in un ansito appagato.

Accaldati, sudati, appiccicosi ma estremamente felici ci lasciammo cadere sul letto, uno abbracciato all'altro, baciandoci reciprocamente, accarezzando i nostri corpi ipersensibili e ancora stimolati dalla lussuria e dal piacere.

«Grazie per essere venuti.» sussurrò Teresa col fiato mozzo.

«Grazie a voi per averci accolto.» le rispose Giulia facendo roteare un dito intorno al ciuffo di peli della donna e poi portandoselo alle labbra per leccare un po' del mio sperma. «È sempre un piacere trovare una casa così accogliente.» qualcosa di malizioso stava attraversando gli occhi di mia moglie. Sapevo che quello era solo l'antipasto di un pasto molto, molto abbondante.

P.S. Questo racconto è pura fantasia. Usate sempre il preservativo!.