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Federica 16
Data: 15/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... benissimo): “Hai ragione vieni un attimo di qua….” E la trascinò per un braccio facendomi segno di seguirli. La portò in camera lasciando la porta semi aperta e io mi misi subito in posizione per poter vedere. “Facciamo veloce e poi torni a preparare; forza è troppo tempo che non ci vediamo…” Le calò i pantaloni e spingendola sul letto le montò sopra e glielo infilò molto abilmente al volo nella fica da dietro… “Mario…ti prego…ooohh” “Finalmente ti sento un po’ bagnata, era ora che mostrassi un po’ di entusiasmo…” “fai piano ti prego ci sente…oooh” Ma la zia era ancora calda per la mattinata e il suo corpo reagiva agli assalti di quel membro duro ed in più lui le aveva tirato su la maglietta e da dietro le strizzava le tettone. La zia gemeva sotto i colpi violenti e lo implorava di non fare rumore, forse stava cercando di mantenere con lui l’ultimo velo di decoro perché quello che stava accadendo non era nulla in confronto a cosa aveva fatto in mia presenza, . “ok faccio veloce a un patto…..” “si bravo fai veloce…oooh che patto?” “voglio venirti in bocca è una vita che te lo chiedo…..” “ma io…mi fa impressione ti prego…” Che bugiarda pensammo insieme infatti lo zio mi guardò con uno sguardo eloquente, poi per evitare di girarla verso di me, si sfilo da lei e salì in ginocchio sul letto: “succhia e fai piano così non il nipotino non ti sente, forza!!” La zietta imboccò di nuovo il suo uccello a distanza di un’oretta ...
... (chissà se lo trovò familiare) e dopo poco fu inondata da una serie di schizzi che la soffocarono quasi, lo capii da come cercava di inghiottire visto che lui le teneva la testa forzata contro il suo idrante. “brava Clara hai visto che non è così difficile? È stato brutto?” “Sei stato un po’ cattivo ma …no….” “Bene” e mettendole una mano sulla fica fradicia le disse: “stasera ti restituirò il favore…adesso torna a cucinare bella mogliettina pompinara” Quando tornò era paonazza, mi veniva quasi da ridere ma avevo i miei pensieri: dall’indomani avrei dovuto vestirmi da donna per Rocco. La cosa mi eccitava parecchio ma la vergogna di farmi vedere da chiunque arrivasse era enorme. Il pranzo passò in maniera abbastanza tranquilla, lo zio andò subito via a prendere il caffè al bar e io mi feci una doccia, mentre uscivo dal bagno incrociai la zia pronta ad entrarvi che rossa come un pomodoro mi disse: “Fede, dobbiamo uscire a comprare qualcosa, per domani….” Quindi uscimmo insieme e montammo in macchina perché ebbe il buon senso di portarmi in città che era a una trentina di km a fare shopping. Durante il viaggio la gonna sopra il ginocchio che aveva indossato era salita e io guardavo le sue belle gambe e anche il seno che gonfiava la sua camicetta. Non dovevo più vergognarmi di guardarlo tanto ormai eravamo oltre. Comunque nonostante fossi ufficialmente affamato di uccello, la bellezza della zia mi turbava ancora. “Federico, scusa…ma è da tanto che ...