Un anno strano - loredana - Racconti Erotici

Un anno strano - loredana

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Continuavo a frequentare ed a corteggiare Manuela nella speranza che si decidesse a mettersi con me. Ma non cedeva, seguitava ad essere ondivaga: alcune volte era amorevole e sembrava stesse per cedere, per dirmi di sì, altre invece sembrava quasi scostante anzi addirittura infastidita dalla mia presenza.

Al contempo frequentavo anche Simona, la madre di Manuela.

La incontrai altre volte. Alcune alla villa al mare, altre direttamente a casa, in città. Come in quell’occasione ai bordi della piscina i nostri incontri erano solo per scopare, senza alcun sentimento.

Il grado di eccitazione della prima volta non lo raggiungemmo più, ma le scopate furono di certo sempre intense. Ci incontravamo giusto per quello e senza alcun preambolo ci fiondavamo uno nelle braccia dell’altra alla ricerca del puro piacere che entrambi riuscivamo a raggiungere. Simona era una donna focosa, maliziosa, diretta ed assatanata.

Ma il mio anno strano non si limitò soltanto a lei. Ben altro mi accadde.

Per strada, mentre mi trovavo con alcuni amici, incontrai Loredana, la mamma di Carla, la mia ex ragazza. Lei era in giro con delle sue amiche per delle compere in centro.

Mi vide, mi salutò e mi fece cenno di raggiungerla.

Ci conoscevamo da tempo. Quando stavo con Carla frequentavo sempre casa loro e sin da subito eravamo entrati in simpatia, sia con lei che con il papà di Carla.

Disse qualcosa ...

... alle amiche e loro proseguirono da sole. Feci anch’io la stessa cosa con i miei amici dicendo loro che li avrei raggiunti poco dopo, tanto sapevo benissimo dove erano diretti.

Subito dopo i primi saluti Loredana si scurì in volto.

“Sai che Carla si è messa da qualche tempo con un altro ragazzo?”

“Sì, lo so. Me lo hanno detto!”

“Ma lo conosci? Sai chi è?”

“No, no l’ho mai visto!”

Cominciò a raccontarmi alcune cose di lui, tutte negative.

Alcune le sapevo già, me le avevano già riferite. Altre per la verità mi giungevano nuove e tra l’altro mi sembravano un’esagerazione della madre.

In breve mi disse che era un ragazzo che sembrava essere il mio opposto: arrogante, diretto, sfrontato.

Ma soprattutto era un ragazzo pieno di soldi, che andava in giro con una moto oppure con un’auto entrambe di gran valore, uno di quelli che ti fanno pesare il fatto che loro sono pieni di soldi e tu no.

Aveva chiesto in giro ed a quanto pareva non si sapeva bene da dove venissero questi soldi. Qualcuno sospettava che non fossero del tutto guadagnati onestamente.

Ritornarono le amiche festanti perché avevano trovato qualcosa in un negozio e cominciarono a reclamarla.

Mentre mi aveva riferito velocemente tutte quelle cose avevo notato in lei sia rabbia che disperazione. Non avevo capito bene quale delle due emozioni prevalesse ma era chiaro che provava entrambe le cose.

Mi salutò in fretta

“Promettimi però che mi verrai a trovare. Vorrei ancora parlare con te ...