Un anno strano - loredana - Racconti Erotici

Un anno strano - loredana

... sia di Carla che del suo nuovo ragazzo!”

Andò via e nel farlo si voltò

“Non dimenticare! Ti aspetto a breve!”

Raggiunsi gli amici e per quella sera tutto finì lì.

Tre giorni dopo, mentre ero in auto e stavo recandomi da un amico, mi accorsi di trovarmi sotto casa di Loredana. Fermai l’auto e parcheggiai.

Per la verità mi ero quasi dimenticato della promessa di andare da lei, ma passando di lì me ne ricordai.

Pensai che il mio amico poteva aspettare. Del resto non gli avevo detto che sicuramente lo sarei andato a trovare, ero stato piuttosto vago il giorno prima quando ci eravamo aggiornati all’indomani: gli avevo detto semplicemente che se avessi avuto tempo lo avrei raggiunto a casa.

Decisi di andare a sentire cos’altro aveva da dirmi Carla ed eventualmente se non avessi fatto tardi avrei raggiunto in seguito il mio amico.

Citofonai e salii a casa.

Loredana fu molto contenta di vedermi. Mi disse che era certa che mi sarei ricordato della promessa di andare da lei.

Dopo questo iniziale saluto, quando ci accomodammo divenne nuovamente scura in volto.

“Sono disperata! Non so come convincere Carla a lasciare il suo nuovo ragazzo. Il suo cattivo ragazzo, perché tale mi sembra!”

Cominciò a dirmi come Carla era cambiata, ovviamente in peggio, da quando stava con lui. Faceva tardissimo la sera. Spesso tornava a casa in cattive condizioni, ubriaca. Un paio di volte pure con i vestiti evidentemente ed indubitabilmente in disordine.

“Un paio ...

... di volte mi sono accorta che è rincasata senza biancheria intima: né reggiseno né slip! E quando gliel’ho fatto notare non sai come mi ha risposto malamente Carla!”

La guardavo e lei continuò

“Sai cosa mi ha risposto, tra le altre cose?”

Ovviamente non attese alcuna mia risposta. Del resto cosa le avrei potuto rispondere? Che ne sapevo io?

“Mi ha risposto dicendomi che lei ed il suo ragazzo avevano fatto sesso selvaggio e che io non mi dovevo intromettere in quel che faceva!”

Continuò

“Lo so che Carla non è più vergine da tempo, che faceva sesso anche con te. E’ normale! E’ naturale per due ragazzi che si vogliono bene! Se queste cose non le fate voi alla vostra età!”

Ed ancora

“Ma voi eravate più discreti! Facevate in modo che nulla fosse evidente: una sorta di gioco delle parti!”

La ascoltavo in silenzio. Lei era un fiume in piena!

Proprio non le andava a genio questo ragazzo della figlia. Ne diceva male a più non posso e soprattutto evidenziava il preoccupante cambiamento della figlia.

Era turbata in volto e ad un tratto scoppiò pure a piangere.

Subito cercai di consolarla, di farla smettere di piangere. Ma non riuscii.

Mi alzai, andai verso lei e tentai di rincuorarla abbracciandola.

Anche lei si alzò e mi abbracciò forte. Piangeva e singhiozzava. Farfugliava pure qualcosa ma non si capiva bene cosa.

Staccò il volto finora piantato sul mio petto, mi guardò per non più di tre secondi ed appoggiò le sue labbra alle mie.

Un ...