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Una Storia Davvero Banale (2)
Data: 17/12/2019, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
Andare in campeggio al lago era una tradizione del paese cui non avevo mai partecipato. Per loro era difficile pensare di non andare almeno un weekend estivo in campeggio su al lago, E questa era la prima volta in cui sarei andato, mi organizzai con Francesco… il quale mi fece capire chiaro e tondo che sarebbe stata un’esperienza molto diversa dal classico campeggio tutti intorno al fuoco a cantare. Ogni weekend su al lago arrivavano persone da tutta la vallata, e senza ben capire come si creava un’enorme festa in cui dormire era particolarmente difficile. Non sono mai stato un fan delle feste sconclusionate fini a se stesse, Dormire lo considero uno dei più grandi piaceri della vita, e il fatto che appena arrivati su iniziò a diluviare, a mio avviso, rese tutto molto più divertente Eravamo andati su in dieci e avevamo quattro tende, una per Alessandro e Giada (avrebbe contenuto un'altra persona ma nessuno era disposto a fare questo sacrificio.) Un'altra con Marco Giovanni e Simone (avevano una tenda enorme probabilmente ci entravano in cinque.) Una con Vanessa, Elena e Sofia. E l’ultima la mia con me e Francesco. Resta il fatto che la Tenda di Vanessa si rivelò particolarmente permeabile e dopo pochi minuti sotto quell’acquazzone iniziò a pioverci dentro. Iniziarono a bestemmiare ridendo e a infilarsi nelle tende degli altri Sofia da quello che scopri dopo si infilò nella tenda di Alessandro e Giada, nella mia si infilarono Vanessa ed Elena. Riuscirono a entrare solo ...
... perché Francesco era stato più veloce di me a infilarsi nella tenda di Marco per giocare a tre sette. Entrarono completamente zuppe, buttando gli zaini dentro alla rinfusa mentre ridevano come pazze. “ma che cazzo fate?” “nella nostra tenda piove Tim!!!!” “ sì ma adesso avete inzuppato pure questa!” “oh e dai che Frignone che sei per un po’ d’acqua”. Si sedettero di fronte a me mentre passavano le mani nei capelli umidi (sorprendentemente Vanessa si era tinta i capelli di un castano rossastro, la cosa le donava parecchio) ma purtroppo io non riuscivo a non far cadere lo sguardo sulla maglietta bagnata di Elena che mostrava i suoi capezzoli inturgiditi dal freddo. Nell’istante in cui mi resi conto di dove cascava il mio sguardo, mi senti avvampare di rosso mi voltai rapido verso la testa della tenda e recuperai il libro che mi ero portato senza l’effettiva speranza di riuscire a leggerlo, e con fare tranquillo mi distesi coprendomi il volto. “ bè oramai siete dentro, cercate di non rompere pure questa di tenda”. “hum, forse è meglio dire a Francesco che se si muove adesso sotto l’acqua per tornare qua, non riuscirà a entrare”. Vanessa si allunga verso il suo Zaino e tira fuori il cellulare, ha le gambe completamente bagnate e le gocce che percorrono il suo interno coscia sono una calamita per i miei occhi. Alzo ancora di più il libro e sollevo un ginocchio cosi per nascondere una possibile reazione naturale a certe sollecitazioni visive. Sento mia cugina che sorride, si abbassa al ...