-
Una Storia Davvero Banale (2)
Data: 17/12/2019, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0
... dopo” Francesco mi guarda si mette una mano tra i denti e mi tira uno scappellotto in testa. “che cazzo stai venendo a fare con me, hai due gnocche già in tenda…”. “Dai fra… cioè si Vanessa… però l’altra è mia cugina”. “Devo dirlo?. Tim.. guardami negli occhi…devo citare il luogo comune?” Sorrido “non c è bisogno Fra… ho capito … ho capito. Sei comunque un coglione però” “ohohoh l’unico che sembra non volerli usare sei tu” “pfff” Girammo un po’ avanti e indietro nel campeggio senza trovare un’anima, erano tutti nascosti nelle loro tende, In fondo stava ancora piovigginando leggermente. Marco era il più frustrato di tutti. “porca puttana la pioggia a Luglio, ti pare possibile? Chi cazzo doveva controllare il meteo?” “Dai lo sapevamo tutti, era una possibilità, dicevano che poteva reggere fino a domenica sera.” “ha retto un cazzo di nulla, ora ci tocca passare le giornate in tenda sperando finisca prima di Lunedi”. Francesco si divertiva a veder Marco rosicare. “Dai magari dato che è arrivato prima finisce che domani già schiara, così riesci a prenderti due pali anche a questo giro”. “questo giro avrei scopato di sicuro, fosse anche stato uno scaldabagno”. Ci dirigemmo verso il chiosco del campeggio e iniziammo a spendere i primi soldi del Weekend, io non sono un gran bevitore quindi per non iniziare subito mi accontentai di bere un tè freddo mentre gli altri iniziavano a scolarsi birra. Fummo costretti a restare sotto al chiosco almeno un ora e mezzo, dato che riiniziò a ...
... diluviare. Quando riuscimmo a tornare al campeggio ci infilammo tutti nelle rispettive tende. Trovai Vanessa da sola che leggeva il mio libro. “ciao” “ciao, non c’era niente da fare quindi ho pensato di leggere”. Stavo leggendo, Il regno di Carrére. (non un gran sommelier di libri, ma provo a leggere tutti i libri che mi suggerisce mia sorella… Lei divora i libri) “hai fatto bene” “Hum… è un po’ noioso cioè sti cazzi di questo che ha creduto e poi si è stufato”. “bè diventa un po’ più interessante più in la e poi il conflitto religione e logica è sempre stato avvincente… cioè, a me scoprire qual è stata la cosa in particolare che l’ha portato ha smettere di credere m’incuriosisce.. comunque si non è proprio rapido come libro ci sono punti morti, ma è scritto benissimo.” Stavo probabilmente facendo la figura del pedante so tutto io, non proprio la mossa giusta. Cambiai discorso “ma Elena?” “ahia…” “che è successo?” “non lo so bene neanche io, ho solo sentito litigare, credo abbia incontrato Giada, e poi se n’è andata in direzione delle macchine”. “hum. a ok…” Non avevo la più pallida idea di che cosa dire, e me ne rendevo conto. Si venne a formare un angosciante nebbia di silenzio. Provai a tirar fuori discorsi vari, ma purtroppo o per fortuna istintivamente si bloccavano prima che raggiungessero le mie labbra. Mi sentii avvampare dall’imbarazzo. Una parte del mio cervello elaborava frasi da dire, un'altra analizzava la situazione. E porcaputtana risultavo ridicolo.. hum. A ok.. ...